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I maiali clandestini non avevano barriere. I desulesi se li trovavano perfino in paese, sotto casa. Il sindaco, Gigi Littarru, dopo aver sollecitato per anni che la politica regionale prendesse provvedimenti, ha firmato un'ordinanza che gronda coraggio e impone di abbattere i suini al pascolo brado, dando il via alla mattanza.
Si è fatto in modo che i veterinari della Asl si mettessero all'opera sotto scorta. Giusto per precauzione, ad accompagnarli c'erano i carabinieri della compagnia di Tonara e quelli della stazione di Desulo, al comando del capitano Livio Rocchi. Ieri intanto il commissario regionale per l'emergenza, Gilberto Murgia, dopo i nuovi casi di peste suina a Maracalagonis e Loculi, ha ribadito: tolleranza zero verso i maiali clandestini.
«Da oggi iniziano i problemi seri per il sottoscritto e mi riferisco alla mia tranquillità». Gigi Littarru, prima di aprire le ostilità contro suino-selvaggio, aveva scritto un post su facebook per far capire le possibili ripercussioni di ordine pubblico-privato del suo provvedimento. Gli allevatori abusivi hanno dovuto provvedere immediatamente a firmare la domanda di regolarizzazione, pena il sequestro immediato dell'attività. «Hanno iniziato ad applicare le leggi senza alcun preavviso - tuona il sindaco Littarru - senza tener conto che questo tipo di atteggiamento genera anche problemi di ordine pubblico e quindi non è solo un problema sanitario. Il mio appello accorato è che la politica risolva l'emergenza legata ai maiali clandestini e al pascolo brado portando avanti un dialogo aperto con gli amministratori dei paesi interessati e con gli allevatori. È troppo semplice decidere da Cagliari e lasciare i sindaci, con il carico di incombenze, nel disarmo. Premetto che resto del parere che i maiali all'interno del centro abitato del paese non debbano circolare, ma è fondamentale discutere e parlare con i pastori per sensibilizzarli e allontanare qualsiasi rischio di ripercussione sul piano sociale».
Roberto Tangianu