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Il 27 ottobre è stato presentato alla Camera dei Deputati il testo della Dichiarazione dei diritti in internet, elaborato dalla omonima Commissione della Camera “diritti e i doveri in Internet”, la quale, fortemente voluta dal presidente Boldrini, è presieduta dall’illustre costituzionalista prof. Stefano Rodotà.
Il documento, a cui hanno preso parte 13 esperti della materia e 10 deputati, nasce dalla presa d’atto di quale grande ed importante realtà rappresenti il mondo internet oggi per chiunque di noi. Si legge infatti nel preambolo dell’atto: “Internet ha contribuito in maniera decisiva a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le Istituzioni. Ha cancellato confini e ha costruito modalità nuove di produzione e utilizzazione della conoscenza. Ha ampliato le possibilità di intervento diretto delle persone nella sfera pubblica. Ha modificato l’organizzazione del lavoro. Ha consentito lo sviluppo di una società più aperta e libera. Internet deve essere considerata come una risorsa globale e che risponde al criterio della universalità”.
Da qui l’esigenza ormai improrogabile di pensare all’accesso ad internet come un diritto fondamentale della persona e a tutelare i fruitori della rete. Con orgoglio è stata l’Italia a farsi promotrice della redazione della Dichiarazione dei diritti e doveri in internet, presentata di fronte ai presidenti delle Commissioni dei Parlamenti degli Stati membri dell’Unione Europea e del Parlamento europeo competenti in materia di diritti fondamentali, riuniti nella Sala della Regina a Montecitorio.
“L’Unione europea è oggi la regione del mondo dove è più elevata la tutela costituzionale dei dati personali, esplicitamente riconosciuta dall’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali, che costituisce il riferimento necessario per una specificazione dei principi riguardanti il funzionamento di Internet, anche in una prospettiva globale.
Questa Dichiarazione dei diritti in Internet è fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona. La garanzia di questi diritti è condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale.
Internet si configura come uno spazio sempre più importante per l’autorganizzazione delle persone e dei gruppi e come uno strumento essenziale per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale.
I principi riguardanti Internet tengono conto anche del suo configurarsi come uno spazio economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico.
Una Dichiarazione dei diritti di Internet è strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sovranazionale.”
Quali diritti prevede la Dichiarazione? La Dichiarazione si snoda lungo 14 articoli, che spaziano dal riconoscimento, anche on line, dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino , nonché a vederli rispett