PHOTO
La Sagra del torrone compie 34 anni e per l'occasione, ancora una volta, la comunità di Tonara apre le porte dell'accoglienza e cura i dettagli di una rassegna che richiama sempre migliaia di visitatori. L'edizione del 2013 - che ha un testimonial d'eccezione: Marco Sau, tonarese, campione del Cagliari - ha adottato uno slogan che evidenzia la forza comune degli operatori del settore: “Turronargios paris”. I produttori del dolce tonarese hanno deciso di far fronte comune per arginare gli effetti della crisi e per valorizzare ulteriormente il dolce tipico. L'unione sinergica dei torronai rappresenta un valore aggiunto per la grande festa che coincide, da sempre, con il lunedì di Pasquetta. I tagli che hanno ridimensionato le risorse in tutti gli ambiti di spesa non hanno risparmiato neppure Tonara: gli organizzatori della sagra si sono ritrovati a gestire un budget ridotto del 30 per cento rispetto allo scorso anno.
SPIRITO DI SQUADRA I nove imprenditori che producono il torrone, animati da un forte spirito di collaborazione, hanno deciso di quotarsi per investire sull'immagine del proprio paese. Il decano dei produttori è tiu Costante Marotto, del Torronificio Marotto. Ha 82 anni e si augura che il sodalizio dei torronai duri nel tempo. Gian Luigi Noli, del Torronificio artigiano “da Tatano”, e Bastiano Garau, giovane commerciante che porta avanti la tradizione dello zio Diego, si dicono entusiasti dell'iniziativa. «Finalmente siamo riusciti a metterci d'accordo, al contrario di quanto si faceva in passato».
LE BUSTE PAGA Tonara conta duemila abitanti e una parte significativa della comunità trova impiego nel settore del torrone. Le nove ditte produttrici liquidano ogni mese un centinaio di buste paga. Sono numerosi anche gli ambulanti che durante le feste sostano con le loro bancarelle in tutti i centri dell'Isola, consolidando un'antica tradizione. «La nostra è un'impresa alla terza generazione - dice Carmelo Demurtas, del torronificio artigiano “Il Torronaio” -. Siamo consapevoli che il dialogo leale con le altre aziende è importante per una crescita comune». La scelta di condivisione adottata da tutti i produttori crea all'interno della comunità tonarese un clima di grande entusiasmo.
I NUOVI MERCATI «È la promozione migliore per la sagra del torrone - dice Adriano Demurtas, titolare dell'omonimo torronificio -. L'idea dei produttori uniti rafforza tutto il comparto ed è necessaria per la conquista di nuovi mercati». Tonino Porru, alla guida del torronificio “Licanias de Sardigna”, esprime la sua soddisfazione: «Abbiamo fatto una bella cosa». Un'ottima iniziativa, rilancia Massimiliano Tore: «Una linea che assume un carattere unico per la promozione del torrone e che dà lustro a tutto il paese». Il torronificio Pruneddu festeggia nel 2013 cinquant'anni di storia aziendale: «L'elemento di unione nel nostro settore - dice Fabrizio Pruneddu - sta nella qualità». Concetto ribadito da Gianni Pili, dell'Antico torronificio Pili: «La nostra tradizione, di origine spagnola, risale al 1600. A To