COMUNE DI MOGORELLA

Popolazione: 410 abitanti

Sindaco uscente: Lorenzo Carcangiu

A Mogorella, piccolo centro dell'Alta Marmilla, si ripresenta solo il sindaco uscente Lorenzo Carcangiu, 47enne insegnante di Lettere nell’Istituto Comprensivo di Ales. 

ELEZIONI 2017. Alle elezioni amministrative del 2017, si registrò a Mogorella un'affluenza dell’67,99%: Lorenzo Carcangiu vinse con il 54,42% contro 45,58% dello sfidante, Laura Scanu.

ELEZIONI 2022. Otto i candidati nella lista “Torraus a incumentzai pro Mogoredda”: Carcangiu Fabrizio, Faa’ Salvatore, Gusmano Gaetano Antonino, Loi Gian Piero, Mereu Mirko, Podda Marco, Porru Lorenzo e Gabriella Emilia Adam.

INTERVISTA A LORENZO CARCANGIU

Stavolta Lorenzo Carcangiu è l’unico candidato sindaco del piccolo centro che sorge ai piedi del monte Ghirghine. La sua lista presenta solo due membri della vecchia consiliatura, gli attuali assessori Gian Piero Loi, vicesindaco, sport e spettacolo, e Fabrizio Carcangiu, assessore al demanio e territorio.

 

Questa sarebbe la sua terza esperienza amministrativa, da candidato sindaco perdente e consigliere di minoranza dal 2012 al 2017, come sindaco dal 2017 al 2022. “La lista si chiama “Torrasu a incumentzai pro Mogoredda”, perché spero che dopo i due anni di Covid che ha pesantemente impattato sulla nostra piccola realtà di Comune con 412 abitanti attuali, già in difficoltà dal punto di vista economico e sociale, sia un momento di ripartenza. Dal canto nostro vorremmo rimettere in moto diverse cose che si sono bloccate, ad esempio la Pro Loco, unica associazione che possa garantire la messa in campo di una serie di iniziative per la valorizzazione della cultura, della tradizione e dedicate a giovani e anziani” spiega Carcangiu.

 

Come nasce la sua ricandidatura e perché?

La mia ricandidatura nasce dal fatto che nei primi 5 anni abbiamo avuto diversi problemi legati alla mancanza di figure chiave negli uffici, con conseguenti difficoltà legate alla programmazione delle risorse e alla realizzazione di alcuni punti del programma. I due anni di pandemia, soprattutto il 2020, hanno creato problemi non solo all’amministrazione ma anche a tutti i cittadini, lasciando uno strascico pesante. Cercare di raggiungere quanto promesso, efficientamento energetico degli edifici comunali, studio di fattibilità per la struttura dell’ex mattatoio per capire quale può essere l’utilizzo migliore dell’edificio, progettazione di una comunità energetica che offra la possibilità di abbattere i costi dell’energia, l’intervento puntuale sulle strade rurali proseguendo un lavoro già cominciato, lo stimolare di nuovo la voglia di aggregarsi e partecipare, attraverso la Pro Loco alla vita sociale, attraverso il fare per l’amministrazione.

 

Perchè questo nome alla lista e da chi è composta?

Per noi, con questo gruppo, l’importante è “ricominciare”, così come dal nome che abbiamo scelto, “Torraus a incuntzai pro Mogoredda”. I primi due anni pandemici sono stati un colpo pesante, speriamo di riuscire a far ripartire alcune cose, come la struttura Casa Sanna, servizio che andrà dato in gestione sperando in sorte migliore rispetto alle due precedenti. Nella lista abbiamo la signora Adam, residente qua ormai da anni, il signor Faa’, servitore dello Stato nelle forze di polizia, il sig. Gusmano, ormai amministratore di lungo corso, i due rappresentanti del mondo agricolo, il signor Podda e il sig. Porru, il giovane Mirko Mereu, anche lui studente in agraria e aiutante nell’azienda di famiglia.  Infine i due superstiti della scorsa legislatura, il vicesindaco Loi e l’assessore Carcangiu.

 

Quali i punti principali del suo programma?

Alcuni dei punti principali sono stati elencati. Non crediamo sia possibile prescindere da una collaborazione fattiva con i Comuni viciniori, così come si era programmato e cominciato a fare prima della pandemia, con le attività estive per i minori, i viaggi per gli anziani e altri momenti di socialità che alla fine sono stati interrotti giocoforza.  Si lavorerà per proseguire un discorso per ambito e per lottare duramente garantendo un argine contro il problema numero 1 delle aree interne: lo spopolamento.  Altri punti sono quello di lavorare per provare a rendere l’area del chiosco comunale operativa tutto l’anno, poi con il contributo della CEI, attraverso la collaborazione dell’Arcidiocesi di Oristano, restaurare la Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo Martire. E ancora, terminare i lavori in corso: manutenzione area campo calcetto e area sportiva, creazione spazio adibito a parcheggio nell’area retrostante l’ambulatorio comunale, manutenzione e riordino area monumento ai caduti, riportando lo stesso in primo piano e ripulendolo dagli elementi superflui, efficientamento energetico dell’ambulatorio comunale, con bonifica dell’amianto. Probabilmente dimentico qualcosa…

 

Gli obiettivi più importanti raggiunti nei precedenti cinque anni?

Aver superato il turn over e aver cominciato a lavorare alla sostituzione dei dipendenti mancanti lo considero già un risultato. Lavoro incessante sulla messa in sicurezza delle strade rurali, riqualificazione e mini ampliamento della struttura della comunità alloggio, con successivo intervento di efficientamento energetico, creazione di area soppalcata in palestra, aumentando la possibilità di garantire servizi diversi; creazione area gioco nella struttura della scuola dell’infanzia, suo efficientamento energetico, messa in sicurezza area esterna; passaggio dell’illuminazione pubblica a LED con implementazione dei punti luce, creazione area attrezzata nel parco giochi con palestra all’aperto, risistemazione manto stradale urbano e, con convezione fatta attraverso l’Unione dei Comuni Alta Marmilla con la Provincia di Oristano, messa in sicurezza strada principale  (SP36), con cofinanziamento comunale importante. Per il resto si tratta di una diversa organizzazione delle attività estive per i minori e dei momenti sociali dedicati agli anziani, in ragione dei numeri e delle difficoltà ad organizzare servizi. Ah, dimenticavo la più controversa e criticata: la risistemazione dell’area della piazza del mercato, una scelta divisiva ma necessaria in ragione di alcune criticità.

 

Ha già in mente la squadra di governo? La prima cosa che farebbe appena eletto?

Non ho mente una squadra di governo, ci siamo confrontanti, questo sì, e lo faremo a bocce ferme.  La prima cosa che farei è continuare a lavorare, non ho altra maniera di concepire il ruolo di sindaco. Come dice un amico: primo cittadino ma prima cittadino.

 

Perchè i suoi concittadini dovrebbero darle fiducia?

Garantisco impegno e mai mi sono sottratto al confronto o al continuare a lavorare. Mi sono candidato nel 2012, pur perdendo ho cercato di essere sempre presente, essendo un dovere nei riguardi degli elettori, lo stesso avrei fatto se avessi perso nel 2017 e ancor di più nel ricoprire il ruolo gravoso e importante di sindaco della propria comunità.