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"L'Italia è ormai balzata ai primi posti per livello di tassazione sulle famiglie e sulle attività economiche. Tassa lo Stato, tassano le Regioni, tassano le Province e tassano i Comuni: dal 2014 arriverà sulle famiglie una nuova tassa, la IUC (Imposta Unica Comunale), varata pochi giorni fa dal Governo con la Legge di Stabilità. Questa andrà a sommarsi alla famigerata IMU, oltre che alle vecchie e collaudate Tasi e Tari (per i rifiuti)".
Giorgio Asuni, candidato alle elezioni regionali nelle liste di Sardegna Unita, punta il dito sul livello di tassazione che definisce “una vera e propria mannaia che si abbatte su famiglie e sulle attività economiche ormai ridotte all'osso dalla crisi recessiva, che pare inarrestabile, e contro la quale ci vogliono decisioni forti, quali per ora non se ne sono viste”.
“Anche i sindaci, stremati dalla mancanza di risorse - dice Asuni -, sono in rivolta e si dichiarano pronti a scendere in piazza assieme ai cittadini. Questa situazione diventa ogni giorno più esplosiva e chi governa le Istituzioni continua a comportarsi come se nulla stesse accadendo gestendo la politica all'insegna del : TASSA E SPENDI!!! La riscossione della tassa sui rifiuti non è mai stata totale: si è sempre attestata intorno al 75% del suo valore spalmando il resto nel complesso nel bilancio. In molti casi la tassa non è riscossa perché il contribuente non ne ha la possibilità economica. Dobbiamo quindi aspettarci, con la Tares, effetti ancora più devastanti”.
“Tutto questo - prosegue il candidato Asuni - è contrario ai principi formanti del nostro costituzionalismo democratico: la colpa infatti, non è dei poveri che diventano sempre più' poveri, ma delle istituzioni che devono farsi carico del loro disagio sociale. Il tema dei rifiuti è un business che fino ad oggi ha alimentato clientele, corruzioni e devastazioni ambientali, tutte a danno dei contribuenti. In questi decenni si sono arricchiti proprietari terrieri che avevano buche da riempire e costruito infrastrutture come gli inceneritori con soldi pubblici gestiti da Consorzi, spesso veri “carrozzoni” utili al clientelismo dei potenti di turno. La mia proposta ribalta il criterio di gestione della raccolta dei rifiuti, per la quale false indicazioni ci propinavano un obbligo nella raccolta differenziata. E' bene precisare a questo punto che la normativa europea impone il trattamento differenziato dei rifiuti e non la raccolta differenziata. Quest'ultima ha portato grandi sprechi e maggior inquinamento”!!
“I rifiuti, secondo la mia visione e quella di esperti tecnici del settore, non sono un problema, ma una risorsa! La creazione di Centri Comunali eco compatibili dove raccogliere i rifiuti e dove operare una loro differenziazione è ormai non più rinviabile. Le famiglie sono stufe di dover dedicare un'intera stanza del loro piccolo appartamento per conservare i rifiuti, ritirati porta a porta solo in alcuni giorni della settimana o del mese. Il mio progetto prevede una gestione eco compatibile ed economicamente sostenibile, che permetterebbe un risparmio per le famiglie di circa il 30% solo nel ritiro della spazzatura ed il recupero dell'80% dei materiali riciclabili. Con la possibilità di produrre energia pulita dai rifiuti solidi attraverso impianti a bio massa, facilmente realizzabili in tutti comuni a costo zero attraverso l'intervento di imprenditori privati, si potrebbe arrivare addirittura ad azzerare la bolletta delle famiglie meno abbienti”.
“Purtroppo sino ad oggi parecchi sindaci hanno preferito cavalcare il malcontento ai fini elettorali, e adagiarsi sulla strada precedentemente intrapresa anziché prendere delle decisioni forti, che ribaltino la sciagurata e costosissima iniziativa della raccolta