Domani gli elettori sono chiamati alle urne nelle otto circoscrizioni della Sardegna per scegliere il nuovo presidente della Regione e 58 consiglieri regionali: il candidato che prenderà più voti entrerà di diritto in Consiglio regionale, così come il secondo col maggior numero di preferenze. Le urne si aprono alle 6.30 e si chiudono alle 22. 

Alla consultazione, a cui sono 1.470.463 i sardi chiamati alle urne, si applica la legge statutaria elettorale del 2013, modificata dalla norma che, per la prima volta, ha introdotto la doppia preferenza di genere. Lo spoglio comincerà il giorno successivo, lunedì 25 febbraio, dalle 7. La Regione ha allestito per i giornalisti accreditati una sala stampa nel palazzo di viale Trento a Cagliari (al primo piano della Torre), che sarà aperta dalle 6.30 di domani sino all'arrivo dei dati finali, che saranno elaborati dalla Regione Sardegna. 

COME SI VOTA. Bisogna presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Se la tessera è stata smarrita o si è deteriorata, si può chiedere il duplicato o l'attestato sostitutivo rivolgendosi, anche negli stessi giorni della votazione, all'Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. 

Al seggio viene consegnata ad ogni elettore un'unica scheda di colore verde con una matita copiativa. Sulla scheda l'elettore può esprimere il proprio voto sia per uno dei 7 candidati alla presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali, anche non collegata al presidente votato (voto disgiunto). 

È possibile esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati consigliere delle liste circoscrizionali indicando il cognome o il nome e il cognome dei candidati prescelti. Nel caso di espressione di due preferenze, devono riguardare due candidati di genere diverso della stessa lista circoscrizionale. Se si vota solo per la lista circoscrizionale, il voto si estende al candidato presidente collegato. 

Si può anche votare solo il candidato presidente, ma in questo caso la preferenza non si estende alla lista circoscrizionale. Espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata assieme alla matita copiativa. Il presidente del seggio accerta che la scheda restituita sia piegata correttamente e la deposita nell'urna. 

IL SISTEMA ELETTORALE. La Sardegna è divisa in otto circoscrizioni (Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano e Sassari) e il consiglio regionale è composto da 60 membri. La legge elettorale in vigore è la Legge Regionale Statutaria n.1 del 12 novembre 2013, usata per la prima volta nelle elezioni regionali del 2014.

Il sistema a turno unico permette di esprimere una preferenza per il candidato presidente e massimo due preferenze (in questo caso obbligatoriamente un uomo e una donna) per i consiglieri all'interno della lista scelta.

È possibile esprimere anche un voto disgiunto: candidato e lista possono non essere collegati tra loro. Vincerà il candidato presidente che avrà la maggioranza relativa, cioè che prenderà il maggior numero di voti. Per garantire la stabilità della regione, se il vincitore otterrà oltre il 40 per cento delle preferenze avrà un premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi. Tra il 25 e il 40 per cento il premio sarà del 55 per cento, mentre non ci sarà nessun premio sotto il 25 per cento.

La soglia di sbarramento è del 10 per cento per le coalizioni e del 5 per cento per le liste non coalizzate. Nessuno sbarramento è previsto per le liste all'interno delle coalizioni che abbiano superato il 10 per cento.