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Paolo Virzì si tuffa nella campagna elettorale per il futuro governatore della Sardegna, fa il tifo per Francesco Pigliaru, il candidato del centrosinistra, ed è preoccupato che l'outsider Michela Murgia, la scrittrice dal cui libro "Il mondo deve sapere" il regista ha tratto il film "Tutta la vita davanti", possa drenare voti preziosi per la vittoria del Professore.
Così in uno scambio di twitt con i follower lancia la sua idea: "Credo che Michela Murgia sia intelligente e nobile. Se capisce che la sua lista non ha chance, potrebbe rinunciare pro Pigliaru", scrive il regista. Che poi aggiunge: "Terribile e poco politico che due persone di valore consentano la vittoria del peggio".
Se la candidata di Sardegna Possibile facesse un passo indietro, per Virzì si tratterebbe di "una persona di lettere che ha fatto una scelta forte" valutandone "disinteressatamente risultati e conseguenze".
"Pigliaru - si legge in un altro twitt - dovrebbe prendere atto del notevole consenso del programma di Michela Murgia e farlo proprio. Accordo virtuoso". Certo, scrive ancora il regista, "se questa divisione finisce per far vincere" Ugo Cappellacci "riflettano Murgia e Pigliaru e magari si accordino".
Verzì aggiunge di aspettarsi "una mossa a sorpresa" e commenta positivamente la discesa in campo della scrittrice: "E' comunque una bella notizia quando qualcuno di valore prova a rendersi utile in politica".