Fondamentali per il nostro benessere, le emozioni da sempre riecheggiano nella poesia, nella musica, nelle opere dei filosofi di tutti i tempi e nella pittura, dimostrando di essere potenti energie innate e universali. Leonardo e la bellezza senza tempo della sua Gioconda, sono un esempio lampante di come un’opera d’arte può essere intrisa di emozioni. Il ritratto di Monna Lisa ci trasmette fascino, bellezza, sorrisi e mistero.

Quel volto è capace di “emozionarci”.

Tutto qui.

Sappiamo che non esiste una definizione unica e completa del termine “emozione”. Il cervello è l’organo del corpo umano più studiato e oggi abbiamo molte più informazioni riguardo al suo funzionamento, tuttavia, la ricerca neuroscientifica non riesce a dare una spiegazione fisica e chimica ai moti dell’animo che rivelano, a chiare lettere, tutta la nostra interiorità. L’emotività è innata in ognuno di noi, ci rende unici e colora la nostra vita consentendoci di comprendere anche cosa è giusto o sbagliato per il nostro vivere sereno; quasi una sorta di guida inconscia che nasce dall’istinto di sopravvivenza e ci porta ad un inevitabile faccia a faccia con noi stessi.

Allora perché abbiamo così paura di lasciarci andare? Facciamo di tutto per trattenere le reazioni emotive più forti per paura di esserne travolti. Le emozioni, anche quelle negative associate ai momenti più dolorosi e difficili della vita, fanno parte del nostro cammino e,  giocoforza, dobbiamo confrontarci e rapportarci con esse ogni giorno. In noi esiste un prezioso ed  immenso universo emozionale che ci appartiene da sempre e che dovremmo tenerci stretto.

Le emozioni siamo noi, non c’è nessun motivo per combatterle.

La rabbia vuole farci capire che la situazione che stiamo vivendo non ci rende felici, la tristezza ci suggerisce di cambiare atteggiamento rispetto a qualcuno o qualcosa per proteggerci dai rischi ai quali potremmo andare incontro, pertanto, interferire su questo delicato meccanismo dell’anima equivale a bloccare la nostra stessa essenza che, a lungo andare, potrebbe farci ammalare.

Alcune volte freniamo le emozioni per non provarne altre più dolorose. Ad esempio, in una relazione affettiva che non ci rende felici possiamo evitare di provare rabbia e insoddisfazione perché tali emozioni potrebbero rovinare il rapporto e portarci alla solitudine che ci fa ancora più paura, ma un comportamento di questo tipo è destinato a farci sentire vuoti e frustrati e  la relazione finirebbe comunque. Inoltre la rabbia non espressa porta a sfoghi eccessivi e a disturbi psicofisici che danneggiano la nostra salute fisica e mentale.

Nel tentativo di soffocare le emozioni si vive, quindi, una vita spezzata a metà e si rischia di perdere per sempre l’arte di vivere  il qui e ora di cui parla la famosa guida spirituale tedesca Eckhart Tolle. Abbiamo, dunque, il sacrosanto diritto di goderci le nostre emozioni (positive e negative), in modo sano ed equilibrato che non significa perdere  il controllo di noi stessi, ma semplicemente, avere un rapporto più trasparente e naturale con il nostro mondo interiore e  la realtà che viviamo.

“A volte le parole non bastano.

Allora servono i colori.

E le forme.

E le note.

E le emozioni”

(Alessandro Baricco)