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Si fa sempre più diffusa e radicata nei territori la battaglia contro la speculazione energetica in Sardegna. L'aspro dibattito in merito alle installazioni eoliche nei territori dell'Isola continua a tenere banco e migliaia di cittadini hanno già sottoscritto la raccolta firme per una proposta di legge denominata "Pratobello '24". L'iniziativa popolare, avviata da un gruppo di sindaci sardi, non è volta a ostacolare la transizione energetica ma a far sì che "sia la Regione a gestirla e individuare le aree idonee su cui attuarla".
Sulla medesima lunghezza d'onda stanno nascendo in Sardegna numerosi comitati spontanei riunitisi attorno a un paradigma: transizione energetica sì, ma senza l'installazione indiscriminata di parchi eolici e lo scriteriato sfruttamento di territori senza particolari vantaggi per la popolazione sarda.
Anche il Comitato "No In Palas Nostras", sorto di recente a Pattada, ha deciso di sposare la causa dopo che a luglio, nel corso di una partecipata assemblea pubblica tenutasi nell'aula consiliare del municipio, gli amministratori hanno consultato la popolazione in merito alla possibilità di issare una serie di aerogeneratori in una determinata area del territorio comunale.
"La Sardegna sta attraversando un fase storica di importanza fondamentale, a causa di una politica speculativa senza precedenti volta all'installazione di centinaia di impianti di produzione di energia da FER senza nessun coinvolgimento delle comunità locali", si legge nel manifesto programmatico del comitato pattadese.
"Il rischio imminente è quello di una trasformazione irreversibile dell'identità paesaggistica, del tessuto sociale e di quello produttivo per soddisfare le esigenze energetiche di uno stato che vorrebbe imporre l'ennesima servitù sull'isola in violazione di qualsiasi principio democratico e di autodeterminazione. Un processo evidentemente a vantaggio di aziende e multinazionali che nella transizione ecologica vedono nient'altro che una possibilità di speculazione, lasciando solo briciole e devastazione ovunque passino".
"In questo contesto preoccupante - spiega l'associazione di cittadini -, a seguito dell'assemblea in cui si è venuti a conoscenza del progetto di installazione di un parco eolico nel territorio de Su Monte de Subra, dall'altissimo valore ambientale, storico e identitario, un gruppo di cittadine e cittadini pattadesi ha deciso di unirsi formando il comitato spontaneo contro la speculazione energetica".
Il comitato, che si dichiara apartitico e pacifico, è pronto ad intraprendere una serie di attività culturali attivando al contempo una rete di contatti con altre realtà simili che stanno nascendo in numerosi comuni dell'Isola "per avviare un’opera di sensibilizzazione della popolazione e di contrasto attivo allo sfruttamento del territorio pattadese e della Sardegna da parte di questi speculatori".
"Il Comitato - si legge ancora nel manifesto - è fermamente a favore della transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, doverosa per mettere fine alle emissioni dannose per il clima, l’ambiente e gli ecosistemi. Riteniamo tuttavia inaccettabili queste politiche di vero e proprio assalto al territorio sardo e ribadiamo la necessità di porvi un freno immediato e di avviare processi di coinvolgimento territoriale e progettazione partecipativa sulla questione".
"Non è accettabile, infatti, che la nostra terra diventi un enorme e incontrollato hub di produzione di energia per soddisfare fabbisogni di altri territori sempre più energivori, ricevendo in cambio solo misere compensazioni a fronte della distruzione del paesaggio e degli ecosistemi, accelerando così il processo di desertificazione ambientale, sociale e produttiva purtroppo già in corso".
Il 25 agosto, alle ore 20, il comitato presenterà il libro di Fiorenzo Caterini dal titolo Colpi di scure e sensi di colpa - Storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi. A seguire sarà proiettato il film Àrbores, del regista Francesco Bussalai, ispirato al medesimo libro. La si concluderà con un dibattito sulle questioni affrontate.