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Tea mug with warm scarf open book and apple on wooden surface
Oggi, 23 settembre 2023, arriva ufficialmente l’autunno nell’emisfero settentrionale (boreale, mentre in quello meridionale o australe arriva la primavera). L’equinozio, ossia il momento astronomico che segna la fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale, si verifica alle 8:50 (ora italiana) e si concluderà il 20 dicembre con il solstizio d’inverno.
Cosa è l’equinozio e perché i giorni dei cambi di stagione variano. Data e orario dei cambi di stagione variano di anno in anno in quanto l’anno siderale, ovvero il tempo in cui la Terra impiega per compiere un giro attorno al Sole, è più lungo di 6 ore rispetto ai 365 giorni del calendario gregoriano e ciò causa uno scarto temporale che fa slittare i cambi di stagione di qualche giorno e spiega anche l’introduzione degli anni bisestili.
Durante gli equinozi, in tutti i luoghi della Terra la giornata comprende 12 ore di sole e 12 ore di buio (dal latino “aequa nox” ossia “notte uguale al giorno”) e da oggi, 23 settembre, nell’emisfero settentrionale il dì continuerà progressivamente ad accorciarsi, raggiungendo il punto minimo durante il solstizio d’inverno, mentre nell’emisfero meridionale le giornate si allungheranno fino al picco del solstizio d’estate.
Il fascino dell’autunno. L’autunno, stagione che (come la primavera) viene percepita sempre meno con le sue caratteristiche tipiche, foglie che cadono, paesaggi che si tingono di giallo, rossiccio, color ruggine e marroncino caldo, in quanto in Italia sembra che ultimamente si passi dal caldo afoso dell’estate al freddo invernale e viceversa (“Non esistono più le mezze stagioni!”, si sente spesso dire), è considerato per questo prezioso ricco di fascino. Non è raro infatti che le foto dei paesaggi in cui l’autunno risplende in tutta la sua bellezza, vadano virali sui social.
Ma paesaggi a parte, l’autunno è un vero e proprio periodo di rinascita, di bilanci e di buoni propositi dopo gli eccessi, la libertà e la spensieratezza dell’estate, rappresentando un inizio anno per tante persone, contrariamente al 1° gennaio.
Da Mabon alla Festa della Luna. Anticamente, l’inizio della stagione autunnale veniva celebrata attraverso molteplici festività pagane per prepararsi ai rigidi mesi freddi e ringraziare la natura dei raccolti e della fine della siccità estiva.
Gli antichi Romani festeggiavano la dea Pomona, che proteggeva i frutti e gli ulivi. Presso le comunità celtiche, veniva celebrato Mabon, il Grande Sole dio della vegetazione: tutto rallentava come la natura e ci si preparava a rinascere e fiorire in primavera, si ringraziava per la vendemmia e il vino, anch’esso prodotto al buio come i mesi a cui si stava per andare incontro e per i rigogliosi raccolti dell’anno.
L’inizio dell’autunno era anche periodo di purificazioni attraverso riti che si pensava avrebbero liberato dalle negatività accumulate durante l'anno, un momento di pausa per riflettere sull’importanza della vita e delle cose belle da essa offerte.
Nei Paesi dell’Asia orientale, come la Cina e il Vietnam, in questo periodo ci si prepara alla Festa della Luna, in onore alla luna piena dei giorni precedenti che, attraverso al sua luce, permette di raccogliere i frutti della vegetazione anche nelle ore notturne.
In molti Paesi del mondo occidentale, l’autunno viene anche associato ad Halloween, ormai sempre più popolare, soprattutto tra i più giovani, quindi le zucche stregate, i fantasmi e lo scambio di dolcetti stanno prendendo piede anche in località in cui prima ci si limitava alle celebrazioni per tutti i Santi e per i morti.