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Torna a Pirri l’annuale appuntamento con “Sa Festa de Is Lauenddas”: il 16 e 17 novembre, presso l’Ex Vetreria, l’evento targato Assòtziu Launeddas Sardìnnia (Associazione regionale dei suonatori di launeddas) che da anni coinvolge un vasto pubblico di appassionati, valorizzando il settore della musica tradizionale isolana con una costante apertura a un più ampio ventaglio di generi. Tutto il fascino dello strumento musicale tipicamente sardo viene portato all’attenzione di un’ampia platea, non soltanto attraverso le sue inconfondibili sonorità, ma anche grazie alla capacità dei protagonisti di sfruttarne il potenziale fondendo tradizione e modernità, utilizzo classico e sperimentazione. È proprio questo il tema dell’edizione 2024, come spiegatoci dal presidente dell’associazione Gianfranco Meloni: “Il tema che tratteremo nel concerto del sabato sarà intitolato ‘Launeddas oltre la tradizione’, che ci permetterà di affrontare le tematiche relative a tutte quelle esperienze che sono fuori, appunto, dalla tradizione, approfondendone il concetto stesso”.
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Passato, presente e futuro
Sarà un concerto-conferenza, dunque, quello di sabato 16 novembre (doppio appuntamento: alle 15:30 apertura de Sa Domu de Is Launeddas; alle 19 'Launeddas oltre la tradizione'), caratterizzato da una tenace impronta innovativa: “Vedrà alternarsi diverse esperienze, attraverso la collaborazione con formazioni rock e pop”. A dimostrazione di ciò, sarà dato spazio anche all’esibizione con le “elettroneddas”, di cosa si tratta? “Parliamo di un’innovazione tecnologica – spiega Meloni – che viene a supporto delle launeddas, senza ovviamente sostituirle. Sono tre ‘tubicini metallici’ nei quali il suonatore diteggia, così come farebbe con le launeddas, ma il suono viene riprodotto da un software elettronico. Insomma, un ottimo ausilio tecnologico e didattico che racchiude in un unico strumento tutti i tipi di cuntzertus ed in tutte le tonalità, e permette al suonatore di esercitarsi a suonare, o amplificato oppure in cuffia”. Nell’occasione sarà ospite anche l’inventore delle elettroneddas, l’ingegnere Francesco Capuzzi.
Commistioni
Spazio, naturalmente, anche alla tradizione, con il repertorio “classico” dei suonatori di launeddas. Verrà poi approfondito il concetto di tradizione-innovazione, tema caro al presidente e a tutto il mondo launeddas: “Parleremo e rifletteremo su questi confini non ancora definiti. Avremo con noi, a coordinare, Giacomo Serreli, giornalista ed esperto in fatti di innovazione e attento osservatore di tutte quelle che sono le nuove esperienze di strumenti e musica popolare. Si confronterà con gli interpreti e sarà occasione di confronto e di discussione sul tema”. Ne scaturiranno spunti di riflessione sulle varie realtà, come ad esempio le launeddas inserite nel mondo della musica pop, o ancora, in contesti rock. “È la prima volta che scegliamo di trattare questo ambito – sottolinea ancora Meloni –, così come in passato abbiamo fatto per altri aspetti”.
Laboratori e balli
La giornata di domenica, 17 novembre, sarà invece dedicata principalmente alla parte laboratoriale (i laboratori saranno comunque aperti già dal sabato), nella quale, dalla mattina alle 10, verrà approfondito tutto ciò che riguarda le launeddas, dalla creazione dello strumento alla sua storia, dal funzionamento alle più svariate curiosità riguardo questo affascinante mondo artistico. Nel pomeriggio, infine, a partire dalle 17:30 immancabile appuntamento col Ballo Campidanese, tramite un laboratorio che coinvolgerà i numerosi ballerini provenienti da diverse aree del sud Sardegna, che avranno la possibilità di confrontarsi sui diversi stili e interpretazioni dei passi della suonata a launeddas. E, come sempre, tutti potranno ballare.
Qui di seguito il programma completo: