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“Il Canto Popolare in Sardegna – tradizione e innovazione” giunge all’ultima tappa, ad Aritzo, al culmine del percorso triennale che ha visto la manifestazione affermarsi e confermarsi, coinvolgendo alcuni dei migliori artisti dell’Isola, fra voci, cori, gruppi musicali e strumentisti che hanno raccontato la Sardegna grazie alle loro melodie. L’evento è organizzato dal Coro Bachis Sulis, in collaborazione col Comune di Aritzo e la Pro loco, nell'ambito delle manifestazioni promosse grazie ai finanziamenti della Regione Sardegna e dell'assessorato del turismo con la legge 7. Gli spettacoli si alterneranno sotto la direzione artistica del Maestro Michele Turnu.
Una storia lunga quarant'anni
Un progetto fortemente voluto da parte del coro, che celebra i suoi quarant’anni e che da sempre ha creduto alla possibilità di dare linfa vitale ai richiami della tradizione, impreziosendoli con idee e stimoli nuovi. Lo ha capito e accolto con entusiasmo anche la comunità, così come il pubblico sempre presente e partecipe. Un motivo di orgoglio per Aritzo e per il suo primo cittadino, Paolo Fontana, anch’esso corista, coinvolto in prima persona e sostenitore di questo sentimento innovatore: “È un evento molto importante – spiega a Sardegna Live –, anche perché il coro è una realtà che esiste da quarant’anni, quindi stiamo celebrando anche la sua storia. Il coro è la comunità di Aritzo, una bella realtà sia per il paese che per il territorio”.
Passione da tramandare
Tradizione e innovazione, non solo uno slogan ma un pensiero concreto e tangibile: “Abbiamo un maestro, Michele Turnu, che è molto ferrato e ci sta accompagnando bene in questo percorso. Il passato non si può dimenticare, ma con l’attività del coro stiamo cercando di proiettarlo al futuro. L’auspicio – afferma il sindaco – è che i nostri giovani ci sostengano in questo progetto, così da prendere il nostro posto. Stiamo provando a trasmettere questa passione: abbiamo in mente numerose iniziative anche per le scuole e i bambini. Cercheremo di avvicinarli al mondo del canto popolare. Io ho cinque figli, sono corista da quarant’anni e mio figlio è il corista più giovane del gruppo, a casa mia cantavano tutti. Il messaggio è questo: cercare di trasmettere la passione”.
Saranno i pensieri e gli ideali del poeta Bachis Sulis a fare da guida e ispirare l’evento a lui dedicato: “Per noi è una figura importantissima, per la sua storia e per quello che ha rappresentato. Come amministrazione ci crediamo tanto: abbiamo anche il concorso di poesia, arrivato alla seconda edizione. Sarà il nostro biglietto da visita per il futuro”, conclude il primo cittadino.