"È una giornata funesta per Arborea. Nel ricordo di Paolo vive l’esempio di una generosità discreta e una presenza operosa, concreta, al fianco delle solitudini, delle fragilità, della precarietà umana in questi tempi pesanti. Si resta increduli”. Così la sindaca Manuela Pintus dopo il grave fatto di cronaca che ha colpito la sua comunità. “Un abbraccio ai suoi cari, a Don Silvio e alla comunità parrocchiale, agli amici della Associazione Trevisani nel Mondo e della Associazione Combattenti e Reduci di Arborea. Ciao Paolo" ha aggiunto la Pintus.

E’ ancora un mistero quanto sia avvenuto nell’abitazione di Paolo Fonsatti, ex militare dell'Esercito di 73 anni,  ucciso con diverse coltellate. E’ stato il nipote, Renato Fonsatti, 55 anni, a dare l’allarme. Sarebbe corso fuori dall'abitazione con gli indumenti sporchi di sangue e avrebbe raggiunto un bar, raccontando di aver subito un'aggressione insieme allo zio a scopo di rapina. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri di Arborea e del comando provinciale di Oristano e il 118. I medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Fonsatti, il nipote è stato invece trasportato in ospedale con assegnato un codice verde per una ferita da taglio a una mano.

 

"Allo stato attuale non ci sono indagati", ha detto ai giornalisti il procuratore Basso, aggiungendo che la vittima è stata raggiunta da diverse coltellate di cui almeno una mortale. Il nipote viveva da poco tempo a Cabras dove, da quanto si apprende, aveva acquistato una casa dopo il suo trasferimento da Roma. Ogni tanto andava a trovare lo zio ad Arborea, come ieri pomeriggio. La notizia dell'assassinio di Fonsatti ha fatto velocemente il giro del paese e non solo. L'ex sottufficiale era molto conosciuto, impegnato nel volontariato e nella chiesa, presidente della sezione locale dell'Associazione ex combattenti e reduci e vicepresidente dell'Associazione Trevisani nel mondo.