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Parent and child handing small white flowers
“Una mamma è come un albero grande che tutti i suoi frutti ti dà; per quanti gliene domandi sempre uno te ne troverà”.
Questo pensiero fu espresso all'inizio dello scorso secolo, dal poeta Francesco Pastonchi, ma è insito nell'animo umano fin dalla notte dei tempi.
Perché “mamma” è istinto di protezione, è la mano che fa dondolare la culla e che regge il mondo, è la prima parola che ogni bambino pronuncia, è la prima maestra, confidente e giudice.. è amore.
La sua Festa vanta una tradizione molto antica, celebrata già in epoca pagana, al tempo dei Greci e dei Romani, sempre nel mese di maggio, connessa al culto delle divinità femminili e della fertilità. La valenza simbolica ricordava il rapido passaggio dal gelido e bianco inverno alla colorata e calda estate.
Le prima ricorrenza contemporanea si colloca negli Stati Uniti: nel maggio 1870Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra. L'iniziativa, tuttavia, non riscosse molto successo.
Tre decenni più tardi, nel 1908, sarà sempre un’attivista pacifista -Anna Jarvis- a celebrare il Mother’s day come tributo a sua madre. Questa celebrazione incontrò subito successo e diffusione al punto che, nel 1914, il presidente Woodrow Wilson la ufficializzò. Il Congresso fissò la data nella seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri.
La data della seconda domenica di maggio è adottata anche in gran parte degli stati europei, in Giappone, in Australia e in numerosi altri paesi. Spagna, Portogallo e Ungheria -invece- anticipano alla prima domenica di maggio, mentre nei paesi balcanici si festeggia l'8 marzo. In molti paesi arabi la festa cade nel giorno dell'equinozio di primavera.
In Italia, Il 24 dicembre 1933 fu celebrata la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, in accordo con la politica della famiglia del governo fascista, dove furono premiate le madri più prolifiche d'Italia. Non la si può tuttavia considerare come una prima Festa italiana della Mamma sia perché gli intendimenti erano parzialmente diversi sia perché fu un evento singolo.
La Festa della Mamma che ancora oggi si celebra nel nostro paese nasce a metà degli anni cinquanta in due differenti situazioni: una di promozione commerciale, l’altra religiosa.
Per la prima, fu il senatore Raoul Zaccari, sindaco di Bordighera, uno dei promotori della legge istitutiva della festa della mamma, definitivamente approvata nel 1958. Collaborando con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, presso il Teatro Zeni di Bordighera celebrò nel 1956 quella che a tutti gli effetti si può definire la prima Festa della Mamma. In seguito la festa venne svolta presso il Palazzo del Parco.
Dal punto di vista religioso, invece, la data di riferimento è il 12 maggio 1957 e il protagonista don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi (borghetto nel cuore dell’Umbria). Egli pensò di celebrare la mamma più che per la sua popolare veste sociale o biologica per il suo forte valore religioso, cristiano anzitutto, ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro. Il tentativo riscosse grande successo, ricevendo anche due menzioni dal quotidiano vaticano, e da allora la parrocchia di Tordibetto celebra -annualmente- la Festa, con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale.
Sempre a Tordibetto si trova l’unico "Parco della Mamma" di tutta la penisola: progettato dall'architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell'antica chiesa di Santa Maria di Vico, ospita al suo centro una statua della maternità realizzata dallo scultore Enrico Manfrini.