Può crescere su terre dove non arriva il sole, apre il pugno di una mano, cambia il senso alle parole. È grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato. Il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato ”.

L'amore per Francesca Michielin esiste eccome! E possiamo ben dirlo: nessun grado di separazione tra la giovane cantautrice ed il suo pubblico sardo!

Sabato 4 marzo ha fatto tappa a Cagliari “Bonsoir! - Michielin10 a teatro” , nuovo tour omonimo di un neonato singolo con cui Francesca festeggia i primi dieci anni di carriera conseguenti alla sua vittoria ad X Factor (programma di cui, ora, è al timone come conduttrice), parallelamente al nuovo album “Cani sciolti”, lavoro che rispecchia bene lo spirito dell'artista, classe 1995, di Bassano del Grappa: giovane donna che sa quello che vuole e che è consapevole di quale sia il percorso da fare.

Su di esso ha dichiarato l'autrice: “ Ho pensato tanto a quello che avrei potuto dire e dare alla musica e la risposta l'ho trovata in Cani Sciolti. I cani sciolti sono coloro che in qualche modo non riescono a fissare all'interno di uno schema prestabilito. Che è un po' quello che ho cercato di fare in questo disco; ovvero prendermi la libertà di essere me stessa al 100% scrivendo dei brani anche un po' più coraggiosi del solito. Ho riflettuto anche su cosa significava poi 'sciolto' avendo fatto il liceo classico. Sciolto significa assoluto. Ma che cos'è una canzone? Assoluta è una canzone che non deve avere un riferimento temporale o stilistico ”.

La sala del centralissimo Teatro Doglio ha quasi registrato il tutto esaurito. Poco dopo le 21, si spengono le luci e, tra urla e applausi del pubblico, la formazione si schiera sul palco: Evita Polidoro alla batteria, Eugenio Cattini alle chitarre, Luca Marchi al basso e synth, Giorgia Canton alle tastiere, chitarra e cori. E la protagonista: pianoforte, percussioni e voce con l’impeccabile interpretazione di Francesca Michielin, meglio ancora della Maestra Michielin (fresca di laurea con lode in canto jazz presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto).

Si inizia con ‘Occhi grandi grandi’ e ‘Vulcano’, quindi il saluto alla terra ospitante: “Suonare in Sardegna è sempre complicato, per quanto io ci provi sempre. Quando mi hanno detto che era stata fissata una data a Cagliari ero felicissima! La musica non deve centralizzarsi ma arrivare dappertutto! Su questa cosa batterò sempre forte perché ci credo tanto”. Francesca prosegue con espressioni di gratitudine: “Io vengo dal nord, ma comunque dalla provincia (e su questo particolare valore vedremo che tornerà più volte, ndr), qui [in Sardegna] mi son sempre sentita accolta! L’ultima volta abbiamo suonato nel 2018 ma era un tour estivo. Questo è il mio primo tour in teatro e vederlo pieno non è mai scontato, grazie!”

La parola ritorna alla musica e, sulle note di ‘Ghetto perfetto’, il pubblico s’alza in piedi e si scatena assieme ai musicisti. L’energia positiva viene subito percepita dalla cantautrice, che si siede al pianoforte e ricorda il suo valore dello spazio: luogo dove essere noi stessi, dove non per forza dobbiamo fare qualcosa di utile o produttivo, bensì qualcosa che piaccia a noi stessi; questo spazio per lei è un bosco e lo esprime con l’omonima canzone.

Dopo un’altra carrellata di successi (Chiamami per nome, Un cuore in due, Distratto) un imprevisto tecnico interrompe l’esecuzione di ‘25 febbraio’. Microfoni e strumenti sono momentaneamente muti, ma quando sei un artista poliedrico ti basta un po’ di improvvisazione e l’accompagnamento di una chitarra acustica: mentre i tecnici risolvono il problema, una delicatissima esecuzione in stile jazz di ‘Lontano’ intrattiene il pubblico, sempre più affascinato dall’artista bassanese (qualcuno dalla sala grida con ironia ‘Meno male che non c’erano fiori!’ - ricordando la differente e trascesa reazione di un altro cantautore, per un analogo imprevisto sul palco sanremese -).

Si torna dietro il pianoforte: le note di ‘Quello che ancora non c’è’ (inserita nel nuovo album ‘Cani sciolti’) accarezzano e rafforzano l’anima. La canzone è stata scritta all’età di 21 anni ed ha vissuto un lungo processo di creazione e di scoperta dell’autoconsapevolezza: “Parla di fragilità, che non si contrappone alla forza poiché dovremmo imparare a gestirle come un’unica faccia della stessa medaglia. Viviamo in una società in cui non sempre la fragilità ci è concessa, tutti ci vorrebbero sempre super prestanti ed aggressivi, ma è impossibile essere perfetti e completi, a prescindere dall’età. È per fortuna è così, non c’è niente di peggio del pensare di essere arrivati, ognuno di noi deve continuare a cercare perché quello che non c’è, poi, arriverà da sé!”.

La serata si avvia alla conclusione e Francesca ribadisce uno dei temi che più le stanno a cuore: il valore delle province. “Amo le province di tutto il mondo, più delle metropoli, poiché danno a tutti la possibilità di esprimersi. Questo paese, purtroppo, spesso limita le persone in base alla città di provenienza”; da questa idea son nate ‘Bolivia’ e la recente ‘Padova può ucciderti più di Milano’.

Segue una grintosa esecuzione di ‘Io non abito al mare’ (“anzi… per oggi sì!”, dice la Michielin elogiando il mare della nostra isola) ed il finale col suo successo sanremese “Nessun grado di separazione”, con cui la cantante invita a non avere mai paura delle differenze perché “Siam tutti belli nella nostra diversità! Ogni volta che la eseguo faccio fatica a non piangere”.

Fuori è magnifico, sì ma tu un po’ di più!” cantava Fedez, duettando con Francesca, in ‘Magnifico’. E sicuramente i fan presenti, rivolgendosi a lei, avranno esclamato lo stesso, mentre soavi arpeggi pianistici proprio sulle note di ‘Magnifico’ accompagnavano i saluti finali.

Terminato il concerto, piccolo regalo per gli appassionati: un firmacopie appena fuori la sala con la possibilità di farsi autografare i propri cimeli e scattarsi una foto, dopo qualche scambio di parole, con la propria beniamina. Anche questo incontro ha riscosso molto successo e la cantautrice -appena rientrata in albergo- ha voluto ringraziare i presenti e condividere le sue emozioni tramite i profili social: “Sono sconvolta dalla bellezza di questa serata. Voglio ringraziare di cuore tutte le persone che son venute stasera a Cagliari. È stato un momento magico, mi sembrava di essere sospesa nel tempo, ero super rilassata e super felice… mi sembrava di essere a fare un concerto a casa mia, una sensazione meravigliosa! È stato bello incontravi dopo il concerto perché non avevo mai fatto un instore in Sardegna, e così vi ho veramente incontrati… è stato magico e vi ringrazio di cuore perché non do mai queste cose per scontate!”.