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L’omicidio della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di quasi 5 anni uccisa da sua madre, la 24enne Martina Patti, ha sconvolto l'intero Paese e in particolar modo la comunità di Mascalucia.
Al momento non è chiaro il movente che ha spinto la giovane mamma ad un gesto così estremo nei confronti della sua figlioletta, ma gli inquirenti sospettano che Martina possa aver agito per gelosia, risentita dal fatto che l’ex marito, Alessandro Del Pozzo, si stesse rifacendo una vita dopo la separazione e per il possibile attaccamento della bambina nei confronti della nuova compagna.
La relazione tra Martina e Alessandro Del Pozzo non è mai stata semplice: sposati da giovanissimi dopo che lei era rimasta incinta, litigavano spesso.
“Martina era invidiosa, di me e di tutti noi", ha detto la sorella del padre di Elena, come riporta il quotidiano Qn.
Martina, a quanto raccontano i genitori, voleva diventare medico ma la gravidanza a 18 anni l'aveva costretta a cambiare i suoi piani.
Tra Martina e Alessandro c'erano gravi risentimenti, soprattutto dopo che lui aveva iniziato una nuova relazione: "Era ossessionata da mio figlio Alessandro. Quando litigava con lui, arrivava a casa come un ossesso, bussava all’impazzata, piangeva, mandava messaggi uno dietro l’altro, lo tormentava", ha spiegato a Qn Rosaria Testa, nonna paterna della bambina.
"Un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l'ho accompagnata a scuola e le ho detto 'nessuno ti vuole bene più di me'. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina…" ha detto la donna.
La bambina, la sera prima di essere uccisa, aveva dormito a casa di Alessandro Del Pozzo, insieme "ai nonni paterni e alla nuova compagna del padre con la quale ha giocato". Forse è stato questo a far scattare qualcosa nella testa di quella giovane mamma.