Salvatore Angioni scompare il 14 marzo di quest’anno, da Sestu. Il fratello Giuseppe (Vigile del Fuoco in forza al Comando di viale Marconi), ne denuncia la scomparsa ai Carabinieri di Sestu e si rivolge per aiuto a Penelope Sardegna che fa fare un appello dalla trasmissione "Chi l’ha Visto" (ieri sera, mercoledì 16 settembre il programma Rai si rioccupa del caso) e si attiva con la diffusione di un volantino sui social; anche Sardegna Live batte la notizia della scomparsa. Siamo in pieno lock down e nessuno cerca ufficialmente Salvatore.

Perché ad oggi non si sa nulla di che fine abbia fatto Salvatore Angioni? L'avvocato Gianfrancesco Piscitelli, Presidente di Penelope Sardegna, è chiaro: “È una bella domanda questa ma negativamente imbarazzante - dice il legale cagliaritano - anche perché lo scomparso è il fratello di un Vigile del Fuoco che conosciamo per aver sempre partecipato attivamente, in servizio o come volontario, alle ricerche dei tanti scomparsi in Sardegna e lo conosco personalmente. Vedendo che nulla succedeva, con il fratello Giuseppe - prosegue Piscitelli - abbiamo fatto delle indagini ed accertato che Salvatore non aveva usato la carta Postepay sulla quale gli accreditavano il reddito di cittadinanza, cosa alquanto strana per una persona che utilizzava psicofarmaci; dal momento della scomparsa non era stato visto in certi ambienti. Vedendo che l’attivazione del piano provinciale di ricerche non mi era stato comunicato, ho inviato nella mia qualità, in data 28 aprile, tre pec di sollecito, alla Prefettura Cagliari, al Commissariato di Governo per le persone scomparse a Roma ed ai Carabinieri di Sestu - sottolinea sempre Gianfranco Piscitelli - per chiedere spiegazioni e sollecitare indagini e ricerche: nulla, nessuna comunicazione e nessuna risposta".

"Lo abbiamo cercato ovunque - dice sempre Piscitelli - ma senza alcun esito anche perché, non possiamo muoverci con i mezzi e forze che invece dovrebbero essere impiegati nella ricerca e nelle indagini. Purtroppo Salvatore è diventato uno dei tanti fantasmi dell’esercito di scomparsi - aggiunge ancora Piscitelli - ma così non può essere, ci sono troppi scomparsi che non vengono trovati e spesso non vengono cercati affatto o in modo adeguato, troppi familiari aspettano invano notizie. Mi sono nuovamente rivolto a Chi l’ha Visto e ieri sera - ha detto l'avvocato - hanno lanciato un nuovo appello e promesso un interessamento diretto qui in Sardegna ma - conclude Gianfranco Piscitelli - le Istituzioni preposte dove sono? Chi cerca ed indaga sui nostri scomparsi?“