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Ospitare Giuanne Masala è per Sardegna Live un onore e un motivo di orgoglio. Un onore perché stiamo parlando di uno studioso, di un ricercatore e di un docente universitario che tiene alto all’estero il nome della nostra Isola. E’, contemporaneamente, un orgoglio in quanto al centro della sua poliedrica attività c’è tutta intera la stessa Sardegna, di cui divulga il verbo, variabilmente declinato, con passione, competenza e amore.
Quella di Giuanne Masala sarà anche un’ospitalità continuativa, nel senso che la nostra testata sarà sempre pronta a riportare, dello studioso nuorese, i temi che lui vorrà affidarci, affinché chi ci segue possa a sua volta sapere quanto più possibile di chi all’estero decanta le bellezze della Sardegna e le virtù, usi e costumi tramandati nei secoli, dei suoi abitanti.
GIOVANNI MASALA è lettore di lingua e civiltà sarda presso il dipartimento di Lingue e letterature romanze delle università di Stoccarda e Zurigo. È inoltre direttore della collana SARDÌNNIA, di recente fondazione, che si propone di dare alle stampe edizioni critiche di opere edite e inedite di intellettuali e studiosi tedeschi (e non) che hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo delle scienze umane concernenti lingua e civiltà sarda. Masala ha studiato a Sassari e a Braunschweig romanistica, germanistica e pedagogia. Oltre ad aver curato le pubblicazioni della collana SARDÌNNIA è curatore e traduttore dell’edizione italiana del viaggio in Sardegna di M.L. Wagner, Reisebilder aus Sardinien (Immagini di viaggio dalla Sardegna, Nuoro 2001, Ilisso Edizioni), della versione tedesca del classico di M.L. Wagner, La lingua sarda: storia spirito e forma (Geschichte der sardischen Sprache, Tübingen 2002, Gunter Narr Verlag) e, nel 2009 per i tipi della casa editrice Reise-Know-How, ha pubblicato una grammatica sarda per tedeschi dal titolo Sardisch Wort für Wort.
Stralcio dalla prefazione di G. Masala, in: Felix Karlinger, Sa mùsica sarda 1955 – La musica sarda – Die sardische Volksmusik, Stoccarda 2011, a cura di Giuanne Masala (www.sardinnia.it).
La prima parte della presente pubblicazione raccoglie in edizione bilingue tedesco-italiano gli articoli sulla musica popolare sarda di Karlinger dati alle stampe in un lasso di tempo che va dal 1958 al 1982.
Seguono i testi e le musiche (in un compact disc) di 64 brani vocali e strumentali registrati in alcuni paesi della Sardegna, soprattutto ad Austis, nel 1955. Fotografie dei suoi frequenti soggiorni ad Austis durante gli anni Cinquanta, partiture e altri materiali complementari chiudono il lavoro di uno dei maggiori maestri della ricerca sul campo del Novecento.
Felix Karlinger e la musica popolare sarda
In queste poche pagine crediamo di aver dimostrato l’esistenza di una musica sarda autonoma che non rientra né nella cultura italiana né in quella spagnola, e che perciò la Sardegna, a differenza di tutte le altre isole del mediterraneo occidentale, merita un serio interesse – quod erat demonstrandum (F. Karlinger, 1954).
Ciò che in senso speciale è musica sarda può in senso più ampio valere come musica della civiltà occidentale, come fonte primordiale di quel retaggio dal quale furono alimentati molti secoli di storia musicale europea. Ciò che qualche ignorante deride come primitivo e barbaro, ciò che qualche sardo stesso solo con un po’ di vergogna scopre davanti al forestiero, perché egli crede che la sua musica sia troppo semplice, appartiene in realtà a quel substrato comune dal cui seno uscirono tutti i grandi e famosi compositori del nostro continente: dal Palestrina a Verdi, da Orlando di Lasso a Mozart, Beethoven, Wagner (F. Karlinger, 1958).
ll mio primo incontro con la figura di F