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Sabato scorso, 6 agosto, il Forte Arena, a Santa Margherita di Pula, si è illuminato per accogliere il terzo artista della stagione, il quasi ottantenne Renzo Arbore e la sua squadra, l’Orchestra Italiana (Gianni Conte, Barbara Buonaiuto, Mariano Caiano, Giovanni Imparato, alle voci, Massimo Volpe, pianoforte, Gianluca Pica, fisarmonica, Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore Della Vecchia, mandolini, Michele Montefusco, Paolo Termini, Nicola Cantatore, chitarre, Massimo Cecchetti, basso, Peppe Sannino, percussioni Roberto Ciscognetti, batteria).
L’intero evento è stato organizzato con molta cura, dall’accoglienza ai parcheggi, alla passeggiata per raggiungere il palco.
Arbore ha confermato le sue doti di showman riuscendo a portare avanti uno spettacolo per tre ore. L’autoironia sull’età, aneddoti divertenti sulla sua lunga carriera alternati a esibizioni musicali sostenute dai bravissimi componenti dell’Orchestra Italiana, consumati uomini di scena tra una suonata e le innumerevoli gag, sono la formula vincente di uno spettacolo consolidato.
Il pubblico, davanti alla spumeggiante atmosfera, non si è fatto attendere cantando le canzoni e alzandosi in piedi per ballare.
Tutti conoscevano i ritmi swing, le canzoni napoletane del repertorio, perciò non è stato più un concerto con artista e pubblico, ma una festa a cui tutti hanno partecipano.