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Doctor talking to an elderly patient and using a smartphone app to check patients blood sugar levels at home. Okayama, Japan.
Le malattie infettive sono un importante tallone d'Achille per le persone con diabete.
Non solo sono più suscettibili, ma sviluppano spesso forme di infezione più gravi e, nel caso di quelle batteriche (polmoniti, infezioni delle vie urinarie, ecc..), spesso sono gravate anche da resistenza alla terapia antibiotica.
Per questo i vaccini, che siano anti-Covid-19 o anti-influenzali, rappresentano per i diabetici una strategia di prevenzione particolarmente raccomandata. E' il messaggio degli esperti in occasione del congresso 'Panorama Diabete' organizzato dalla Società italiana di diabetologia (Sid).
"Il paziente con diabete - afferma Agostino Consoli, presidente Sid - è da una parte più esposto al contagio di alcune patologie infettive, ma soprattutto è più esposto alle complicanze. La persona con diabete che contrae l'infezione da Sars CoV-2 ha infatti un rischio doppio di andare in ospedale e di essere ricoverato in rianimazione. Quindi vaccino per tutti, soprattutto per le persone con diabete, ma ovviamente anche per il resto della popolazione. E per le persone con diabete ricordiamo anche di fare i vaccini contro l'influenza, contro lo pneumococco, il meningococco, insomma contro tutte quelle patologie infettive prevenibili che sono più pericolose nella popolazione con diabete".
Chi ha il diabete, afferma il Professor Enzo Bonora, Università di Verona, "deve evitare assolutamente le infezioni e il modo migliore per prevenirle è vaccinarsi. È molto meglio prevenire una malattia, che non farsela venire in forma grave e poi magari cercare di curarla. Perché a volte col Covid-19 la cura non funziona. E quelli che pensano di valutare se fare il richiamo (la terza dose), in funzione della loro risposta anticorpale, sbagliano, perché non è detto che chi ha tanti anticorpi sia più protetto di chi ne ha meno".
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (2017-19), spiega Valeria Sordi, Ospedale Raffaele di Milano, prevede una serie di vaccinazioni raccomandate e gratuite per le persone con diabete ma "nel caso dell'influenza, a vaccinarsi è meno del 30% delle persone con diabete tra i 18 e i 64, mentre l'obiettivo sarebbe arrivare al 75%. Da uno studio che abbiamo condotto al San Raffaele è emerso inoltre che oltre il 60% delle persone con diabete di tipo 1 non è al corrente di questa possibilità o non vuole vaccinarsi. Sarebbe dunque necessario fare delle campagne informative ad hoc".
Ma la risposta immunitaria, sottolinea Raffaele Marfella, ordinario di Medicina Interna presso l'Università della Campania 'Vanvitelli' (Napoli), "nel caso del vaccino anti-Covid dipende anche dal grado di compenso glicemico dell'individuo. Il Covid insomma rappresenta un motivo in più per perseguire un ottimo controllo della glicemia".