Docili, mansueti, soprattutto affamati. E la “tradizione” racconta che ormai le persone, grandi e piccini, danno loro del cibo e i piccoli cinghialetti (sono circa 25 i cuccioli presenti e forse più, secondo una primissima stima) nelle ore notturne ma anche durante le primissime ore del mattino, escono allo “scoperto” e si fanno accarezzare, proprio come dei cagnolini.

Lo spettacolo della natura è davvero insolito e singolare, piace a chi ama la natura e i suoi esseri viventi e rende piacevole la permanenza ai piedi della bellissima pineta, tra alberi di pino e macchia mediterranea: la gente del posto, che ama passeggiare, andare a correre e percorrere quei 4 chilometri fino all’ex baita (purtroppo abbandonata dal 1997, quando un gravissimo incendio devastò ettari di bosco), racconta anche degli incontri con le piccole volpi che giocano con i gattini che stazionano nella colonia vicino alla “casermetta” dell’Agenzia Forestas, della Regione, a cui è affidato il compito di controllare, preservare quell’immensa area naturalistica.

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