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E' davvero il Congresso della ripartenza quello all' NH Milano Congress Centre di Milanofiori, Assago (MI).
Il VII nella storia trentennale di questa associazione, nata sulla base della legge sulla emigrazione, la n° 7 del 1991: una platea di 350 delegati a rappresentare la FASI, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, donne e uomini di Sardegna, provenienti dai 70 circoli, sparsi nella Penisola, ha seguito con intensa partecipazione la relazione di Serafina Mascia, presidente per 10 anni della FASI, eletta per acclamazione al IV Congresso di Abano nel 2011 e rieletta per il secondo mandato al V Congresso a Quartu nel 2016.
“Ripartiamo in presenza - ha detto Serafina Mascia- come abbiamo fortemente voluto, dopo il difficile periodo della chiusura, con lo sguardo rivolto al futuro: occorre puntare sui giovani e sulle donne, sulle nuove professionalità, mettendo in campo progetti con obiettivi che offrano opportunità reali di scegliere il proprio destino.
Alla politica regionale chiediamo di rimettere al centro dei settori di interventi i temi dello spopolamento e della emigrazione, con programmi e iniziative dotate di risorse adeguate, capaci di incidere”. Con un lungo e caloroso applauso una platea emozionata ha salutato e ringraziato Serafina Mascia, che ha annunciato la volontà di non ricandidarsi, aprendo a forze nuove la guida della Federazione: anche in questo si è confermato il senso profondo del titolo del Congresso: "SU NOU e SU CONNOTU". La forza del nuovo e il valore dell’esperienza per orientarsi nel domani”. Tanti gli interventi che si sono succeduti fino ad ora, a partire dai saluti istituzionali come quello di Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano, che ha portato i saluti del sindaco Beppe Sala e che ha ringraziato i sardi residenti a Milano per lo straordinario contributo che danno con le loro attività e presenza alla vita della città capoluogo. E' intervenuto poi Roberto Mura, sardo nato in Lombardia e consigliere regionale lombardo, che ha confermato il suo impegno in tutte le battaglie a fianco alla FASI e alla Sardegna per la continuità territoriale e non solo.
Sono intervenuti poi Michele Cossa, Presidente Commissione Speciale Insularità del Consiglio regionale sardo; Giorgio Macciotta, Presidente Casa Gramsci di Ghilarza; Elvira Serra, giornalista e scrittrice, componente del Comitato ministeriale per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda. “ Voglio concentrare la mi azione politica, tra tutti i temi, su donne e giovani, che costituiscono il vero ponte per il futuro”, ha detto Alessandra Todde, viceministra allo Sviluppo Economico. “ Ho deciso di sostenere ha aggiunto- l'introduzione del principio di insularità in Costituzione ancor prima del mio ruolo politico, aderendo al Comitato Scientifico, perché ritengo che sancire un principio sacrosanto di parità possa costituire un volano di visioni e progettazione per il futuro della Sardegna”.
Partecipazione ed intervento anche del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais per il quale “gli emigrati sono i custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra isola e i migliori ambasciatori della sua immagine nel mondo”. I circoli – ha aggiunto il Presidente Pais- sono anche il migliore strumento per la internazionalizzazione delle aziende e delle produzioni sarde che non riescono ad entrare nel circuito della grande distribuzione”.
Il Presidente Pais ha accennato anche alla modifica della legge 7/91 “per attualizzarla alle necessità moderne, modifiche da fare sentendo i circoli e la FASI, che meglio conoscono necessità e opportunità”. “Nei contenuti di Su Nou e Su Connotu- ha detto Alessandra Zedda, Assessora regionale del Lavoro e Vicepresidente della Regione Sarda- c'è tutto il valore che l'emigrazione dei nostri sardi rappresenta per la nostra Sardegna. La sfida del dopo Covid è quella di lavorare insieme , uniti per riportare in Sardegna i tanti emigrati in giro per il mondo. E soprattutto evitare che i nostri giovani siano costretti ad andare oltre mare”.
L'assessora Zedda ha poi parlato della riforma e del rifinanziamento della legge regionale n° 7 del '91 attraverso i fondi comunitari, integrando i fondi attuali per il finanziamento dei circoli, che oggi sono al limite della sopravvivenza e avendo al centro l'emigrato come persona. Dobbiamo caratterizzare i progetti ha aggiunto- per il superamento della insularità, che deve diventare, non solo per l'inserimento del principio in Costituzione, ma reale opportunità che lega la Sardegna a ogni figlio emigrato”. Numerosi gli interventi dei delegati e delle delegate dei circoli. Il dibattito continua nel pomeriggio con alle 17,30 il seminario Sarda Tellus, sui prodotti di eccellenza dei prodotti agroalimentari. Inaugurata nel pomeriggio la mostra “Io apro all'Unesco”.