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Lo scenario era di quelli mozzafiato con le bellezze dell’antica città della Magna Grecia di Paestum a fare da sfondo a una delle manifestazioni più attese del periodo: la Borsa Mediterranea del Turismo archeologico, arrivata alla sua 23esima edizione. E anche da qui arrivano nuove certezze: La Sardegna piace sempre di più ai turisti e Barumini si conferma una delle mete più ricercate dell’isola per il turismo archeologico e culturale. L’appuntamento in terra campana ha rappresentato un’occasione unica per i tanti curiosi che hanno visitato lo spazio della Fondazione Barumini Sistema Cultura, ospitata nello stand della Regione Sardegna. Una presenza che ha permesso di raccontare ancora una volta le meraviglie della civiltà nuragica visibili all’interno del sito Unesco di ‘Su Nuraxi’, ma anche i reperti custoditi al Polo museale di Casa Zapata, con l’opportunità di conoscere le iniziative ospitate nel Centro G. Lilliu.
LILLIU E CHIRONI (FONDAZIONE). “La presenza della Fondazione all’evento di Paestum si inserisce nel percorso di promozione nazionale e internazionale, messo in campo per valorizzare il territorio, far conoscere a una platea sempre più vasta le bellezze archeologiche di Barumini e attivare nuove sinergie con i tanti enti e istituzioni partecipanti alla manifestazione”, dice Emanuele Lilliu presidente della Fondazione. Per il segretario generale della Fondazione Barumini Sistema Cultura, Tonino Chironi, inoltre “il successo dell’importante Borsa di Paestum conferma la bontà del grande sforzo della Fondazione nell’ottica di consolidare la presenza di Barumini nei flussi turistici nazionali e non solo. Anche questo percorso – aggiunge - è sviluppato in sintonia con gli obiettivi della Regione che sta investendo ingenti risorse per sostenere questi percorsi di valorizzazione culturale”.
FONDAZIONE. Grande risposta da parte dei visitatori durante i tre giorni dell’evento. In tanti hanno detto di voler programmare le prossime vacanze a Barumini, per visitare gli importanti siti. Molti, già stati nel territorio una prima volta, hanno confermato di voler tornare per approfondire la loro conoscenza di Barumini e di Su Nuraxi. Ma da parte dei visitatori è stata rappresentata l’intenzione di scoprire nuovi luoghi, soprattutto nell’entroterra. Un messaggio chiaro dei passi avanti fatti fin qui per la promozione di nuovi percorsi turistici non solo legati alle spiagge e alla stagione estiva, ma orientati a portare il turismo nelle zone interne, spinti dalle bellezze archeologiche rappresentate dal modello Barumini.