In questi giorni stiamo vivendo la conclusione dell’anno astrale. Pesci è l’ultimo segno dello zodiaco e anche la frontiera fra la morte e la vita, l’anima e il corpo, la gestazione e la nascita. Stiamo tutti quasi a punto di rompere le acque e partorirci, con il prossimo equinozio di primavera che avrà luogo il 20 marzo. Con esso inizierà un nuovo ciclo, una nuova vita. Ma perché qualcosa possa rinascere, altro deve morire. 

Questo è il momento di chiudere cerchi, di concludere processi prima di aprirne dei nuovi, con i contenuti che desideriamo sviluppare durante il prossimo anno astrale. Il Sole, Mercurio e Nettuno in congiunzione nei Pesci e con la collaborazione di Saturno, l’ultimo arrivato, ci aiutano ad andare a recuperare le perle in fondo al mare, a rendere coscienti memorie, traumi, ferite, condizionamenti dai quali possiamo finalmente liberarci, complice la congiunzione di Giove e Chirone in Ariete. Se siamo disposte a guardare in faccia la nostra ferita, possiamo fare un’opera alchemica sopraffina e trasmutarla. Ci si richiede “solo” ascolto, presenza e disponibilità ad affrontare ciò che più ci duole, con la promessa di una ricompensa certa. 

Occhio ai segnali, perché la nostra Coscienza, l’Essere divino che incarniamo, ci parla costantemente e usa qualsiasi codice per indirizzarci sulla giusta strada: una canzone, dei numeri che si ripetono, un messaggio colto al volo, un sogno…Sono giorni di profonda ispirazione e connessione con la nostra anima, approfittiamone per accogliere i suo messaggi, seguire la sua guida e spogliarci di ciò che non ci è più funzionale, per poter iniziare il nuovo ciclo più leggere, più autentiche, più libere.