Il suo cuore è sopravvissuto allo schianto per 53 minuti, prima di lasciarsi andare.

Oggi avrebbe compiuto 16 anni, Alex Rassu, il ragazzo di Assemini morto insieme al suo amico soltanto un mese fa, in Viale La Playa a Cagliari, nel drammatico incidente che ha seminato dolore tra gli affetti a loro più cari.

Ci sono vite che nascono più “sbagliate” di altre, perché altri hanno deciso che le loro sono più “giuste”.

La vita di Alex è stata quella di un ragazzo consapevole di aver preso qualche cantonata, di aver commesso degli errori che avrebbe voluto correggere o cancellare, ma il tempo gli ha giocato contro.

Il futuro, che si sveglia ogni mattina all’alba disegnando per ognuno inediti scenari poco prevedibili e qualche volta sorprendenti, avrebbe dovuto riservare anche per Alex un cielo pieno di sole e sgombro di nuvole.

Non è mai giusto morire, dal momento che siamo nati, ma è molto più ingiusto morire quando i petali del vissuto non hanno ancora avuto modo di fiorire, di sbocciare.

C’è una foto, caro Alex, che ci ritrae insieme.

Ogni sera, dopo ogni spettacolo, c’è sempre qualcuno che si mette in posa per condividere il ricordo di un momento che ha appena spento le luci e le note di una festa.

Nella moltitudine degli incontri è quasi impossibile tenere a mente i volti di chi mi ha sorriso, nelle stretta di una mano.

Eppure di te io mi ricordo, Alex.

Ricordo l’istante, il luogo e il silenzio di quella sera ad Assemini, di qualche anno fa.

Eri poco più di un bambino, robusto e solare.

La foto che ci ritrae la conservavi tra le cose a cui tenevi e tua mamma, pochi giorni fa, me ne ha fatto dono.

Mi ha reso partecipe del suo grande dolore e del suo amore infinito per te.

Mi ha raccontato la tua storia, senza censure.

Mi ha raccontato i tuoi sogni e anche quelli che lei aveva per te.

Mi ha raccontato di un figlio che voleva fare del suo destino qualcosa di migliore e di più bello.

Mi ha stordito con il rumore che il silenzio della tua assenza ha portato nella sua vita, nella sua casa, nelle poche cose che gli rimangono di te.

Oggi non potrà festeggiare il tuo compleanno e non lo faranno quei ragazzi della tua età che di fronte alla bara bianca che ti portava via, all’uscita della Chiesa, hanno liberato palloncini colorati verso il cielo.

Tacciano le bocche che hanno scucito giudizi e pregiudizi.

Sopravviva a quei 53 minuti che hanno visto combattere il tuo cuore tra la vita e la morte, il sorriso che si affacciava dai tuoi occhi dolci e scuri.

Tanti auguri Alex. Buon compleanno ovunque tu sia.