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RICORDO DI TONINO PUDDU
IL VOLO DEL CANTO
La prima immagine che mi torna in mente di Tonino Puddu e' quella di un signore educato, sorridente, gentile.
L'ho conosciuto nella sua Nuoro, che tanto ha amato e che altrettanto gli ha voluto bene.
Era colto e appassionato, sapeva stare in mezzo alla gente, sapeva comunicare.
Ci siamo incontrati spesso, più in pubblico che in privato, ma per quelli che come noi guardano più alla sostanza delle cose che alle apparenze del superfluo, il contatto è stato diretto e si è fuso nel sincero.
Le persone che contano, restano, anche quando se ne vanno.
Ti lasciano qualcosa dentro, continuano a vivere in una parte di te.
Tonino non c’è più e si sente la mancanza.
Le sue mani larghe si aprono, nel ricordo di tutti, come l’abbraccio che muove le voci.
Il suo canto è un ricamo che unisce, perché insieme si vive, si cresce, si cammina sulle strade del tempo.
In un mondo stonato di virtù, lui aveva scelto di “cantare la Sardegna”. La sua.
Continua a volare in alto, Tonino, ad ali spiegate.
Nei cieli dove c’è musica, c’è posto per te.
Giuliano Marongiu