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Le note sono respiri dell’aria che inseguono una voce che le possa intonare.
Certe voci sono nidi di poesia, germogli che fioriscono quando un canto vibra libero e sicuro.
Certe voci sono corsie preferenziali che dall’anima di chi si esprime arrivano al cuore di chi le ascolta: senza limiti di velocità, con obbligo di sosta.
Certe voci emozionano a prescindere da ciò che interpretano: sono rarità scolpite nell’ugola di chi se le può permettere e ostentare.
Francesco Demuro è depositario di questo privilegio.
E’ nato nel canto, forse prima delle ninne nanne che hanno sedato le prime veglie, forse prima dei “duru duru” che hanno scandito i ritmi di un’eredità.
E’ cresciuto nel canto: tra la coltre di fumo che anneriva l’antico bar turritano e le “gare” ascoltate al riparo di un’infanzia che pian piano gli veniva addosso.
Sul palco come a casa: spontaneo e diretto.
Istrione affabile, dotato di comunicativa e virtù.
Ha commosso schiere di appassionati imponendosi come uno dei “grandi interpreti del canto sardo” quando non aveva ancora l’età.
La sua è una carriera iniziata da sempre, come senza tempo sono le emozioni che continua a regalare.
Le rime intonate sui palchi dell’isola, sotto lune piene, e dopo le corse in macchina nei percorsi tortuosi delle notti senza fine.
Il grande successo e l’invidia di alcuni.
“Non posso dare più di quel che ho già dato”, mi ha detto una sera, riferendosi al genere che lo aveva rivelato al grande pubblico sardo: “ho bisogno di esplorare nuovi sentieri”.
La storia di Francesco è una favola improvvisa.
Si alza una mattina e decide che vale la pena rischiare, fare un salto nel buio. Volare!!!
Studia e si impegna. Il suo è un talento che brucia la rassegnazione.
La sua voglia di vivere trova uno spazio per crescere.
Chiude in un abbraccio le sue donne e le porta con via se.
Canta di un amore nuovo e conquista gli ascolti del mondo.
Tutti si accorgono di lui, si stupiscono, lo acclamano.
E’ ancora Re, ma di un regno più grande.
La favola esplode! Dal Giappone a Las Vegas, dalla Germania a New York, passando per l’Arena di Verona, il Teatro Regio di Parma, la Scala di Milano.
Dal “Rigoletto” alla “Traviata”, senza mai dimenticare che il suo cuore canta in sardo.
Francesco è un uomo sereno.
E’ stimato dai “grandi”, adorato dalla gente e coccolato dalle maestranze.
Francesco è un cuore di Sardegna che batte in giro per il mondo.
Francesco è un cuore che dopo aver fatto il giro per il mondo ha deciso che la sua casa si deve affacciare sul mare della sua terra, dove respira la vita ch