Fabio Aru è uno degli atleti che hanno reso il 2015 un anno davvero indimenticabile per lo sport sardo.

Il ciclista del team kazako Astana è nato a San Gavino Monreale venticinque primavere fa ma è a Villacidro che ha imparato ad andare in bicicletta togliendosi le prime soddisfazioni sui pedali.

A maggio partecipa al 98° Giro d’Italia come capitano del suo team ed è incluso da subito tra i favoriti alla vittoria finale. Dopo il terzo posto nella cronosquadre di apertura, il terzo posto sull’Abetone, e la crisi dell’11^ e 12^ tappa della corsa rosa, a seguito di una caduta di Alberto Contador diviene leader della classifica generale vestendo per la prima volta la maglia rosa il 22 maggio a Jesolo, primo sardo nella storia a raggiungere questo traguardo. Nella tappa successiva, la maglia rosa torna a Contador ma il Giro di Aru riserva ancora qualche sorpresa. Il 29 maggio vince la sua seconda tappa rosa in carriera nella 19^ frazione da Gravellona Toce a Cervinia riconquistando il secondo posto in classifica generale. Il giorno successivo, nella penultima tappa di quest’edizione del Giro, arriva ancora primo sul Sestriere lasciando Contador dietro di 2’25’’. Non basta a vincere la competizione, ma si assicura il secondo posto salendo per la seconda volta in carriera sul podio del Giro e vincendo ancora la maglia bianca di miglior giovane.

Nella 70^ edizione della Vuelta di Spagna diviene capitano unico della Astana alla seconda tappa dopo la squalifica di Vincenzo Nibali. Dopo il terzo posto nella 7^ tappa, arriva secondo nell’11^ frazione definita dagli organizzatori dell’evento “la più dura mai corsa alla Vuelta”, e veste per la prima volta la maglia rossa di leader della classifica generale. Aru perde il primato in classifica al termine della 16^ tappa, staccato di 1’’ da Joaquim Rodriguez. Il talentuoso corridore sardo riconquista la maglia rossa nella 20^ tappa conservandola sino alla fine della competizione e giungendo trionfante all’arrivo di Madrid.

A dicembre, il Coni lo premia con il Collare d'oro al merito sportivo e il c.t. della nazionale di ciclismo Cassani annuncia di aver deciso di portare Aru con sé ai Giochi Olimpici di Rio 2016. La degna conclusione di un’annata strepitosa.

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