A Nuoro e a Lula, nella lontana periferia italica, non è così: attori come Giovanni Carroni, Gavino Poddighe, Elena Musio, Monica Corimbi o Antonio Marras non vanno in cerca di audience. La loro è una «proposta di divulgazione culturale sul territorio», per usare le stesse parole di Silvio Orlando. Compagnie come Bocheteatro e Ilos e Barbariciridicoli sono compagnie vere, messe in piedi da attori e attrici folli perché folle è l’idea di riuscire a fare teatro da queste parti, che di teatri non ne ha nemmeno. Eppure funziona. Chin duos soddos. Duos...



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