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"Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti. Qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il Governo italiano e l'Europa sembrino aver dimenticato Lampedusa e i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto". Così il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, dopo l'ultimo sbarco nell'isola con 280 persone e sette morti.
Intorno alle 3,30 le motovedette della Capitaneria di porto hanno condotto al molo Favaloro 280 migranti di varie nazionalità. Insieme a loro anche sette persone morte, tutti uomini, di presunta origine bengalese. Secondo le prime informazioni, tre sono stati trovati senza vita a bordo del barcone intercettato a circa 24 miglia a sud dalle coste dell'isola dai militari della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto.
Altri quattro, invece, apparsi ai soccorritori già in condizioni disperate, sono morti prima di arrivare a Lampedusa a bordo delle unità della Guardia costiera. Le cause del decesso sarebbero per tutti legate ad ipotermia. Dopo il trasbordo dei migranti, l'imbarcazione su cui viaggiavano è stata lasciata alla deriva.