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Il via libera alla quarta iniezione per i soggetti fragili. L'arrivo del primo milione di dosi del nuovo vaccino Novavax. Il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza, ma il mese prossimo non dovrebbe far registrare frenate in ambito vaccinale. Il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza, ha già programmato la quarta dose per gli immunodepressi, che in Italia sono circa 3 milioni. Si partirà il primo marzo e sono in arrivo le disposizioni attuative.
Che si passi a somministrare la quarta dose anche agli altri, invece, è un'ipotesi su cui il dibattito è ancora aperto. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si affiderà alla scienza, ma ritiene "possibile" che dopo l'estate con l'arrivo dei primi freddi "si possa valutare una dose di richiamo alle fasce più a rischio, come gli anziani".
La Fondazione Gimbe sostiene invece che "non ci sono a oggi evidenze scientifiche" a favore della quarta dose per tutti. Il consigliere del ministero Walter Ricciardi argomenta che "le farmaceutiche stanno sperimentando vaccini che coprono da tutte le varianti. Finché non arriveranno, bisognerà allargare per gradi la platea della quarta dose: prima i grandi anziani, poi gli operatori sanitari".
Il nuovo vaccino statunitense, approvato da Ema e Aifa a fine dicembre, ha almeno due caratteristiche significative: si conserva a normali temperature di frigo, e non si basa sull'mRna ma sulle proteine ricombinanti. Una tecnologia trentennale che potrebbe ridurre i timori di chi tra i no-vax sospetta dei farmaci più recenti. Questo potrebbe favorire un allargamento della percentuale di italiani immunizzati, che al momento è all'89% per il ciclo completo e al 94% tra prima dose e guariti.
Novavax è atteso "per la fine di questa settimana - spiega il generale Figliuolo -. Ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite alle Regioni. Poi ne arriveranno ancora un altro paio di milioni nel mese di marzo".