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Si sono svolti questo pomeriggio, lunedì 30 agosto, i funerali di Simona Cavallaro, la 20enne aggredita e uccisa giovedì scorso da un branco di cani nella pineta di Monte Fiorino a Satriano. L’arrivo del feretro bianco, nel piazzale adiacente l’oratorio di Soverato, è stato accolto con un lungo applauso da parte di centinaia di persone che si sono strette attorno al dolore di mamma Angela, papà Alfio e di Pietro, il fratello gemello di Simona.
"Mia sorella era tutto, era ciò che reggeva noi. Era sempre con noi. Rimarrà sempre con me. Non si può andare in un posto pubblico e perdere così la vita", ha detto ieri Pietro durante la fiaccolata organizzata per ricordare la sorella. "Tutto potevo immaginare, ma mai che mia figlia Simona facesse la fine che si augura solo alle bestie. Non ci sono parole", le parole del padre. Presenti oltre ai famigliari centinaia di persone che hanno voluto così salutare la giovane.
Le indagini. Intanto, sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Soverato, agli ordini del tenente Luca Palladino, che per primi sono arrivati sul posto, lo scorso giovedì, allertati dall'amico che si trovava in compagnia di Simona. Al momento i militari, con l'aiuto dei veterinari, hanno catturato 12 animali per otto dei quali si è resa necessaria la sedazione. Gli animali sono affidati in custodia al canile municipale mentre i carabinieri sono alla ricerca degli ultimi esemplari che mancano alla cattura. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in un primo momento i due ragazzi si sarebbero rifugiati in una chiesetta in legno che si trova nell'area picnic. Solo in un secondo momento Simona, forse pensando che gli animali fossero andati via, ha cercato di raggiungere l'auto, ma è stata assalita dal branco.
L’autopsia. È stata attaccata alle spalle e alle gambe da alcuni cani nell'area picnic di località Monte Fiorino, nel comune di Satriano, mentre stava perlustrando la zona con un amico in previsione di una scampagnata da fare domenica prossima. È questo il risultato dell'autopsia, durata 5 ore, eseguita dal medico legale Isabella Aquila su disposizione del pm di Catanzaro Irene Crea, alla presenza dei periti nominati dalla famiglia della ragazza e dell'indagato, un pastore di 44 anni, proprietario del gregge che i cani, tra maremmani e meticci, forse stavano custodendo.
Simona probabilmente stava cercando di fuggire e ha anche tentato di difendersi: sotto le sue unghie sono stati trovati peli di cane. Starà ora a un team di esperti stabilire a quali tra i 12 cani catturati appartengano i peli prelevati. Tra gli animali catturati solo uno aveva impiantato il microchip che consente di risalire al proprietario. Nelle ultime ore sono stati effettuati prelievi dal pelo degli animali, alcuni dei quali avevano il capo sporco di sangue.