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Addio a Mario Zanni, gestore del "Bar Mario" di San Martino in Rio, reso celebre da Luciano Ligabue in due delle sue canzoni, "Certe notti", del 1995, uno dei brani di maggior successo dell'artista, che in una strofa recita "Ci vediamo da Mario, prima o poi", e, per l'appunto, "Bar Mario", del 1988, che rappresentò uno dei primi successi del cantautore emiliano.
Zanni aveva 80 anni. La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria Rossi, in via don Borghi, da dove questo pomeriggio, alle ore 15, è partito il corteo funebre per il funerale che sarà celebrato nella chiesa parrocchiale del paese. A seguire il feretro sarà cremato.
Negli anni dell'exploit di Ligabue, il bar di Zanni era meta di tanti dei fan del cantante. Persino un fanclub ha preso il medesimo nome. Tutt'oggi, nonostante il cambio di gestione, in tanti appassionati visitano il locale di via Forche. Agli inizi della carriera il cantautore emiliano - si legge ne "Il Resto del Carlino" - era diventato cliente assiduo del bar, perché divenuta tappa fissa della sua band, gli Orazero, trovandosi a pochi passi dal posto in cui svolgevano le prove, a Lemizzone.
Le vicende che videro protagonista il gruppo di amici nel locale sono poi diventate il tema di "Bar Mario"; classici episodi ricorrenti nei bar di paese, simpatici siparietti fra barista e clienti. Ligabue ha reso omaggio alla figura di Mario anche nel suo primo film, "Radiofreccia" (1998): Adolfo, il barista che faceva la squadra di calcio e si dilettava in discorsi filosofici dal bancone, aveva il volto e la voce di Francesco Guccini.