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E' morta Sofia De Barros, la bambina diventata negli anni scorsi simbolo del 'metodo' Stamina, la presunta terapia a base di infusioni di cellule staminali inventata da Davide Vannoni.
Ne danno notizia su facebook i genitori, Guido De Barros e Caterina Ceccuti. "Ieri sera la nostra piccola straordinaria bambolina Sofia - scrivono - e' volata in cielo direttamente dalle braccia di mamma e babbo. Ora per lei non esiste piu' dolore, c'e' solo l'amore. Per chi volesse salutare insieme a noi la nostra bambina comunicheremo i dettagli della cerimonia non appena potremo.
Grazie a tutti quelli che l'hanno amata e a tutti quelli che la ricorderanno nelle loro preghiere. Cate e Guido". Sofia aveva una gravissima malattia genetica, la leucodistrofia metacromatica, che si era manifestata a un anno e mezzo di eta' e l'aveva progressivamente ridotta all'immobilita' e alla cecita'.
Era una dei bambini sottoposti alle infusioni con il metodo Stamina agli Spedali Civili di Brescia, e i genitori si erano fatti alfieri in prima persona delle battaglie giudiziarie per consentire le infusioni.
Una storia, quella di Stamina, a cui la parola fine l'hanno messa prima gli scienziati che, in due diverse commissioni ministeriali, avevano decretato che il metodo non aveva alcun fondamento scientifico, poi il tribunale di Torino, dove lo stesso Vannoni, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di farmaci guasti ed esercizio abusivo della professione medica, aveva finito per patteggiare nel 2015 una condanna a un anno e dieci mesi.
Ma in questi anni i genitori di Sofia non si sono mai rassegnati, e hanno fondato un'associazione, 'Voa Voa', per il sostegno alle famiglie colpite da malattie rare e patologie "orfane", con cui hanno continuato con grande dignita' e coraggio a battersi per accendere i riflettori su queste malattie dimenticate e sui piccoli pazienti che soffrono.