L'aereo Pilatus PC schiantatosi oggi a Milano era di proprietà di Dan Petrescu, 68enne magnate rumeno. Proprio lui si trovava in cabina di pilotaggio con al fianco la moglie 65enne e il figlio 30enne Dan Stefan.

I problemi sono cominciati pochi secondi dopo il decollo e a nulla sono servite le manovre disperate per evitare lo schianto. La torre di controllo "lo ha seguito fino a un certo punto e dopo si è registrata qualche anomalia nella traccia radar, ma da bordo non è partito alcun allarme", ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano che ha fatto un sopralluogo in vista dell'apertura di un'inchiesta per disastro colposo. "E' stato ripreso il momento dell'impatto, pochi secondi", ha proseguito il magistrato ripetendo che è "troppo presto per ipotizzare" la causa della tragedia.

"L'impatto è stato devastante, una vera e propria esplosione", ha affermato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, tra i primi ad arrivare sul posto. "L'aereo - ha continuato - ha effettuato una virata", improvvisa rispetto alla rotta e quindi chi lo pilotava "probabilmente si è accorto di qualcosa di anomalo". In quegli attimi drammatici dall'altra parte della strada c'è chi ha visto l'aereo con "un motore in fiamme" venire "giù in picchiata". 

Petrescu era considerato l'uomo più ricco della Romania, imprenditore dal patrimonio miliardario ma dallo stile di vita discreto e opposto a quello del suo grande socio d'affari Ion Tiriac, grande tennista e businessman conosciuto in tutto il mondo anche per i suoi eccessi.

Pilotava il suo stesso aereo, decollato dall'aeroporto di Linate alle 13.04. Dopo appena tre minuti di volo è precipitato contro una palazzina a San Donato Milanese e con lui sono morti anche suo figlio, sua moglie e un altro nucleo familiare italo-francese con un bimbo nato da pochi anni. Tra le vittime dovrebbe esserci anche l'italiano, Filippo Nascimbene, lombardo di 33 anni, con la moglie, il figlio piccolo e la suocera, che sono di nazionalità francese.

Petrescu era partito da Bucarest giovedì scorso a bordo del suo Pilatus PC12, monomotore a turboelica che può ospitare 8 passeggeri che aveva comprato nel 2015 assieme a un socio. Aveva poi partecipato al battesimo del piccolo bambino, figlio di amici di suo figlio Dan Stefan, ricercatore in Canada e nato a Monaco di Baviera, dove la famiglia Petrescu si era rifugiata per scappare dal regime comunista di Nicolae Ceausescu.

Tornato in patria dopo il 1989, aveva iniziato a investire nel mercato automobilistico e soprattutto in quello immobiliare. Aveva vaste aree e numerosi edifici che iniziò a vendere alle grandi catene commerciali come Metro e Real, accumulando un patrimonio stimato in 3 miliardi di euro. Tra le sue proprietà anche una villa in Sardegna, dove era diretto e dove lo attendeva la madre 98enne. Ma il suo aereo diretto a Olbia si è schiantato in Lombardia.