Si fa la conta dei danni e, purtroppo anche dei morti e degli sfollati, per la terribile alluvione che ha colpito la regione. Ne ha parlato a La Stampa anche lo chef Roberto Barbieri, originario di Medicina, piccolo Comune vicino a Bologna.

“Il problema è che a questo punto bisogna parlare meno e fare di più. Inutile a stare lì a fare polemiche sulla colpa di chi. È ora di capire e agire. Quando la natura si arrabbia, succedono queste cose e bisogna lavorare sulle infrastrutture e su tutta l’area geografica. Vanno ripuliti i fiumi, messe in sicurezza le strade, bisogna tenere sotto controllo le colline. Abbiamo visto crolli e smottamenti che portavano giù tutto. Ora basta cercare i colpevoli. Tutti a lavorare” dice Barbieri, facendo sapere inoltre che la sua casa è allagata e la cantina invasa dal fango. “Le nostre aree sono famose per frutta e ortaggi. Abbiamo perso tutto” ha detto.

“Stanotte non ho dormito pensando a mia madre Ornella, novantenne, che vive sola”, ha aggiunto Barbieri, anche se, ha specificato che “lei fisicamente è al sicuro”.

“Pensare a tutte le persone che hanno perso la vita, a quelle che sono state sfollate, a chi ha passato la notte sui tetti al freddo, sotto la pioggia con la paura di non farcela, tutto questo è dolorosissimo. Sapere di amici che vivono in quelle zone è uno strazio. Penso alle migliaia di persone evacuate che dovranno lottare con la melma. Bisogna agire in fretta” ha detto ancora lo chef.