Comunità nigeriana in strada a Civitanova Marche per manifestare il proprio dolore dopo l'omicidio dell'ambulante Alika Ogorchukwu. Tante persone del posto hanno espresso solidarietà ai manifestanti nel punto di corso Umberto dove ieri è stato aggredito e ucciso l'uomo.

Un centinaio di persone ha affollato la strada mostrando una foto della vittima e anche uno degli scatti della brutale aggressione per la quale è stato arrestato Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32 anni, accusato di omicidio volontario e rapina. Tra i manifestanti anche la moglie di Alika, Charity Oriachi.

C'è profonda rabbia in città per la mancanza di reazione da parte dei cittadini che hanno assistito senza intervenire all'aggressione di Alika da parte di Ferlazzo. In tanti, mentre il giovane italiano assassinava l'ambulante, hanno ripreso la scena con i telefonini.

"Saranno sentiti testimoni e visionate immagini delle telecamere per chiarire la dinamica del pestaggio", hanno detto gli investigatori nel corso di una conferenza stampa sull'omicidio. Secondo il dirigente della Squadra Mobile di Macerata, Matteo Luconi, la rapidità del primo intervento da parte della polizia, intervenuta immediatamente sul luogo e aiutata da alcuni testimoni, ha permesso di "cristallizzare la situazione", bloccando immediatamente l'autore dell'aggressione, che è stato arrestato "in flagranza di reato per omicidio volontario e rapina".

"La Regione Marche chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà, per difendere l'identità, i valori e l'immagine dei marchigiani e delle Marche. Siamo da sempre una comunità solidale, inclusiva e vogliamo rimanere tale, con l'impegno di tutti". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (Fdi) in un post su Facebook.

"Insieme al dolore e al profondo cordoglio per la famiglia di Alika è necessario ribadire anche la ferma condanna di un gesto di folle e inaudita violenza, che non ha alcuna giustificazione e che lede tutti i marchigiani - spiega Acquaroli -. Le Marche sono una terra accogliente e solidale: un fatto come quello di ieri è inaccettabile per la nostra comunità ed è completamente estraneo alla nostra cultura. È necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l'impegno sinergico di tutte le istituzioni".

"È folle morire così, spero che la pena sia la massima possibile". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato a Milano la vicenda di Civitanova Marche dove un ambulante nigeriano è stato ucciso in strada da un operaio 32enne. "Il problema è che ci sono episodi di violenza e criminalità in pieno giorno in tutta Italia. Non è possibile, ma succede perché manca la certezza della pena", ha aggiunto a margine di un sopralluogo alla stazione Centrale di Milano.