Si è svolta oggi, venerdì 23 febbraio, la cerimonia di intitolazione del parco di via Verdi ad Ascoli Piceno alla memoria dell'agente della Polizia di Stato Emanuela Loi.

L’agente della Polizia di Stato venne uccisa il 19 luglio 1992 in via D'Amelio per mano mafiosa e fu la prima donna della Polizia di Stato vittima di attentato. Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica sicurezza con funzioni vicarie, il questore di Ascoli Piceno Giuseppe Simonelli, il sindaco Marco Fioravanti, il prefetto Sante Copponi, l'arcivescovo emerito di Pesaro mons. Piero Coccia.

"L'intitolazione del parco pubblico alla giovane poliziotta caduta in servizio, il cui nominativo è custodito nel sacrario dell'Istituto Superiore di Polizia, rappresenta motivo di profondo orgoglio per tutto il personale della Polizia di Stato e per l'intera comunità della provincia di Ascoli Piceno", ha detto il questore Simonelli, che ha letto una lettera di saluto inviata dalla sorella di Emanuela Loi, Claudia. Nel suo intervento, il vice capo della Polizia Rizzi ha ripercorso brevemente la storia di Emanuela Loi.

"Entrata nella Polizia di Stato quasi per caso, è stata destinata al reparto scorte della Questura di Palermo e la prima persona che ha protetto è il futuro presidente della Repubblica Sergio Mattarella" ha raccontato agli studenti presenti alla cerimonia.

"Dopo qualche tempo è stata assegnata alla scorta di Paolo Borsellino e insieme a lui ed altri quattro colleghi della Polizia di Stato, a soli 24 anni, è morta in via D'Amelio il 19 luglio del 1992". Il prefetto Rizzi ha poi ricordato il coraggio di Emanuela che "era capace di rassicurare i suoi genitori, preoccupati per i rischi che correva. Quel coraggio e quella passione, saranno ora ricordati da tutte le famiglie che frequenteranno il giardino a lei dedicato" ha concluso.

"Il Comune di Ascoli ha voluto intitolare il parco all'agente Loi perché - ha spiegato il sindaco Fioravanti - qui sono cresciute generazioni di ascolani ed è motivo di orgoglio intitolarlo ad una grande donna come Emanuela Loi".