Nessuna causalità ''giuridicamente rilevante'' tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso di Sandro Tognatti, il docente di musica del biellese deceduto il giorno dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Astrazeneca. Lo rende noto la procura di Biella che a seguito del decesso aveva disposto una consulenza tecnica collegiale per stabilire le cause della morte e la sua ipotetica riconducibilità alla somministrazione del vaccino anti Covid.

In particolare, la procura spiega che nella consulenza ''è stato accertato che Tognatti versava in una condizione patologica pregressa, denominata cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, difficilmente rilevabile mediante esami radiologici. Pertanto, per effetto della vaccinazione e delle condizioni pregresse in cui il soggetto versava, l’elevato stato febbrile (che costituisce reazione comune alla somministrazione del vaccino) ha rivestito un ruolo di evento scatenante idoneo a causare un arresto cardiaco successivo ad aritmia (non prevedibile)''. 

''La causa della morte, quindi - prosegue la nota della procura - è correlata in modo diretto ad una preesistente condizione patologica del miocardio (in soggetto apparentemente sano e lievemente iperteso) non conosciuta né conoscibile in assenza di precedenti patologici clinicamente evidenti e non rilevabile in sede anamnestica''. In merito, poi, alla correttezza della composizione del prodotto Covid-19 Vaccine AstraZeneca lotto Abv5811, conclude la procura, ''l’analisi della documentazione acquisita ha permesso di rilevare l’assenza di criticità sia nella catena di conservazione, sia nella preparazione farmaceutica del vaccino''.