La Commissione Europea ha inviato all'Italia "un parere motivato sulle concessioni balneari, come seguito alla lettera di messa in mora del 2020". Lo ha reso noto la portavoce al Mercato Interno Johanna Bernsel, rispondendo a una domanda specifica durante il briefing quotidiano con la stampa. Si tratta del secondo stadio della procedura d'infrazione di Bruxelles nei confronti dell'Italia per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkenstein. Seguendo una procedura assai inusuale, la decisione non è stata inclusa nel lungo comunicato stampa mensile che riassume le procedure d'infrazione, diffuso oggi, ma è stata pubblicata solo nel database.

“Siamo pronti a dare risposte immediate alla Commissione europea sul tema balneari. Stiamo già lavorando da mesi nella direzione auspicata dalla Commissione, per dare un quadro certo alle amministrazioni territoriali e agli operatori economici. Il tavolo consultivo istituito presso la Presidenza del Consiglio ha attestato sulla base dei dati disponibili - dopo gli approfondimenti del Mit - che solo il 33% della risorsa è occupata, per cui non possiamo parlare di una risorsa scarsa”, ha scritto il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini in una nota.