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“Ho sempre condiviso con voi ogni parte importante della mia vita, perché ho sempre fatto quello che mi sentivo di fare ed espresso ciò che provavo dentro. Mi sono costantemente messa a nudo e non ho mai avuto paura di farvi vedere le mie debolezze e le mie sofferenze. In totale sincerità”. Inizia così la lettera che la cantante di origini sarde Bianca Atzei, pubblica sui social condividendo con tutti il grande dolore che sta affrontando dovuto a un’interruzione di gravidanza.
“Perché è facile far veder, soprattutto sui social – continua Bianca - i grandi sorrisi e la felicità, come se andasse sempre tutto bene, ma spesso accadono anche cose brutte che ti mettono a dura prova. E bisogna anche aver il coraggio di mostrarci fragili. Voglio raccontarvi la mia esperienza per sensibilizzare su un argomento di cui si parla poco, ma in cui purtroppo si ritrovano a vivere tante coppie”.
La cantante spiega: “Per più di un anno abbiamo cercato un figlio e spesso ci siamo sentiti dire: "Non pensarci, perché più ci pensi e più non arriva". Come fa una donna, però, a non pensarci ogni volta che le arriva il ciclo? Quando realizzi di sentirti pronta a diventare madre, ecco che quello si trasforma nella cosa che più desideri al mondo. E quando passano i mesi e poi gli anni, la mente inizia a fare brutti scherzi. Pensi che ci possa essere qualcosa che non va e, soprattutto psicologicamente, una donna inizia a risentirne. Ogni mese che passa, si affievolisce la speranza, che però ritrova forza nel mese successivo tanto è grande il desiderio di avere un figlio. Più o meno dopo un anno, ti consigliano di fare degli esami approfonditi. Forse (mio pensiero personale) sarebbe opportuno farlo molto prima, per non permettere che si inneschi un meccanismo negativo che coinvolge anche il rapporto di coppia. Così, per molti, diventa importante un aiuto tecnologico. E non importa per quanti giorni devi farti le punture di ormoni in pancia e tutto il resto, anche se sei sempre meno in forze e il percorso diventa sempre più difficile psicologicamente, vai avanti positiva e felice perché ti aggrappi a quel 35% di possibilità di rimanere incinta. E dopo più di un anno, succede. Quando ho visto quel test positivo è stata l'emozione più bella della mia vita. Eravamo al settimo cielo! Avremmo voluto urlarlo al Mondo intero! Purtroppo, quella felicità è sparita nel momento in cui abbiamo saputo che la gravidanza si è interrotta dopo qualche mese e si è dovuti intervenire chirurgicamente. Tantissime donne hanno affrontato e affrontano questo dolore e ora che so cosa si prova e cosa vuol dire passare, in un battito di ciglia, dalla felicità più grande alla sofferenza più forte, posso solo esser vicina a tutti coloro che hanno passato una situazione come la nostra, magari anche più grave. Mi dispiace, inoltre, pensare che per molte donne sia così complicato o addirittura impossibile avere un figlio e ancor di più difficile poterlo adottare. Forse raccontarlo è come liberarsi di un qualcosa di cui non hai colpe e per cui non devi provare vergogna. Bisogna solo andare avanti. Sono sicura che arriverà di nuovo qualcosa di bello perché ho sempre sperato”.
“Vorrei ringraziare il mio compagno – dice Bianca Atzei parlando di Stefano Corti - perché, nonostante il suo dolore, sa farmi sentire protetta e amata, insieme ai miei genitori. Ringrazio l'equipe di Dottori. Ho ricevuto anche tanti messaggi di affetto da parte vostra che mi rincuorano e danno forza. Tengo ancora vivo il sogno di poter diventare mamma. Torno a sorridere”.