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Ventitré agenti della polizia penitenziaria di Biella sono stati sospesi dal servizio con l'accusa di tortura di Stato, in esecuzione di un'ordinanza del gip. Sarebbero tre i detenuti vittima del reato, commesso all'interno del carcere cittadino.
"Il 6 febbraio - riferisce la procura - il gip, su richiesta dei pm, aveva ordinato l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del vicecomandante pro-tempore, riservandosi, all'esito degli interrogatori, sull'applicazione delle richieste di misure interdittive nei confronti degli altri 27 agenti coinvolti".
Violenze fisiche e psicologiche, botte, uso di nastro adesivo. Dopo le indagini la Procura ha scoperto una serie di atti di violenza a danno dei detenuti. Delle tre vittime soltanto uno aveva deciso subito di procedere penalmente nei confronti del Commissario, mentre gli altri, spaventati, in un primo momento avevano scelto la via del silenzio.