Mia figlia era pallidissima, con le gambe rigide. Batteva i denti e tremava in modo incontrollato. Nessuno ha chiamato i soccorsi”. Sono le parole colme di sofferenza di Rosaria, mamma della bambina ricoverata in ospedale a Palermo per il troppo freddo sofferto a scuola, a causa dei riscaldamenti spenti (LEGGI L’ARTICOLO). Ne ha parlato Fanpage in un articolo di Chiara Ammendola, a seguito di un'intervista rilasciata a La Repubblica.

Rosaria ha affermato di essere stata chiamata dalla segreteria della scuola e di aver raggiunto l'istituto poco dopo, dove ha potuto vedere in prima persona le condizioni della piccola. Ha chiamato così il 118 che, fino ad allora, pare non fosse stato chiamato. “L’abbiamo portata in segreteria dove c’era più caldo – ha detto Rosaria - ho temuto il peggio. Ho temuto di perderla”.

La piccola è stata trasportata dal personale medico in ospedale dove le è stata diagnosticata una virosi respiratoria. “Ora fortunatamente sta meglio – dice la mamma nell’intervista - ma è ancora molto provata, dobbiamo continuare la terapia che ci hanno dato i medici”.
La donna continua imperterrita a chiedersi perché “si è aspettato che avvenisse qualcosa di grave per risolvere un problema noto da tempo. E la cosa non ha richiesto neanche grande sforzo – dice a Fanpage - Io posso solo essere grata ai compagni di classe di mia figlia, perché si sono subito resi conto della situazione e hanno dato l’allarme. Altrimenti non so cosa sarebbe successo”.