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C'era il figlio 12enne a bordo dell'auto quando la mamma è scesa per riprendere i due gemellini di cinque anni all'asilo. La 38enne, che vive all'Aquila con i tre figli, è ora indagata per omicidio stradale nell'inchiesta sulla tragedia avvenuta ieri nell'asilo di Pile, frazione dell'Aquila.
La donna, di origini bulgare, non si dà pace per l'accaduto. Sarà ascoltata in Procura, l'ipotesi di reato è omicidio stradale dopo che la sua auto, finita nel cortile di un asilo ferendo cinque cinque bambini e uccidendone uno.
"Dove è Tommaso?", si domandava il padre della vittima, Patrizio D'Agostino, tra i primi ad arrivare sul posto dell'incidente. "Era il mio piccolo Amore - racconta una zia Giusi Fonzi come riportato da Il Messaggero -. Una personcina particolare speciale. Forse troppo delicato per questo mondo. Un bambino sensibile, empatico. Un puro, non perché tutti i bambini non lo siano, ma perché lui lo era per davvero".
La Procura dell'Aquila ha affidato la perizia tecnica ritenuta determinante per stabilire la dinamica del tragico incidente. Il pm Stefano Gallo, titolare dell'inchiesta, e gli agenti della Squadra Mobile guidati dal dirigente Danilo Di Laura, dovranno capire il motivo per il quale la macchina si è sfrenata. E' stato il 12enne a bordo? O un errore della mamma? O, ancora, un guasto tecnico? Inquirenti ed investigatori confidano sui risultati della perizia sulla macchina posta sotto sequestro.
In giornata dovrebbe essere affidato l'incarico dell'autopsia sul corpo del piccolo Tommaso. Poi saranno fissati i funerali ai quali prenderà parte una comunità sconvolta e attonita.