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"Il servizio andato in onda ieri sera durante la trasmissione Le Iene è scioccante, e soprattutto conferma le nostre preoccupazioni e ribadisce le nostre denunce, già presentate più di un anno fa, a proposito di un coinvolgimento dell'Italia nel transito di ordigni all'Arabia Saudita, che da oltre 19 mesi bombarda indiscriminatamente la popolazione yemenita".
Lo dichiarano, in una nota congiunta, deputati e senatori M5S delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
"Denunce che con il nostro portavoce al Senato, Roberto Cotti, abbiamo portato direttamente alla procura di Brescia, che oggi indaga sull'export di bombe dalla Sardegna all'Arabia".
"Abbiamo presentato interrogazioni su interrogazioni alla Camera e in Senato senza mai ricevere alcuna risposta nel merito. Quel che si profila oggi, tuttavia, è la possibilità che da parte del ministro della Difesa siano stati compiuti dei reati ministeriali, così come da parte del titolare della Farnesina Paolo Gentiloni, visto che secondo la legge è il ministero degli Esteri che deve rilasciare un'autorizzazione per la vendita di armi a Paesi esteri.
Appresa dunque la notizia che la Procura di Brescia ha già aperto un fascicolo sul caso - concludono i 5 Stelle - ci auguriamo che sia anche il Tribunale dei ministri a valutare eventuali responsabilità di Pinotti, Gentiloni e, ovviamente, del premier Matteo Renzi nella vendita di armi a Riyad".