PHOTO
Un bonus benzina per ridurre gli effetti del caro carburanti è la misura varata dal Governo Draghi e confermata dal Governo Meloni per tutto il 2023. Si tratta di un aiuto ai lavoratori dipendenti del settore privato sotto forma di incentivo erogato dai datori di lavoro per un importo pari a 200 euro da spendere per il rifornimento. Il bonus benzina non concorrerà alla formazione del reddito, non ci si pagheranno dunque tasse e contributi.
Per accedere al buono non sono previsti particolari requisiti né è previsto un tetto massimo al reddito del richiedente. Spetta al datore di lavoro individuare la platea dei beneficiari, tutti i dipendenti oppure solo quelli che percorrono molta strada in auto per recarsi al lavoro ad esempio. La norma non prevede neppure limiti alla funzione del lavoratore: può essere erogato a tutti coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, a termine, part-time, di smart working, apprendisti, stagisti o lavoratori a progetto.
Il datore di lavoro non è tenuto a riconoscere al dipendente il bonus benzina, si tratta di un’agevolazione volontaria. Dal punto di vista burocratico è estremamente semplice accedere al credito e non sono previste richieste formali. È sufficiente che l’azienda decida a chi erogarlo e farlo secondo le modalità previste dalla norma. La data limite è il 31 dicembre 2023.
L’azienda che decide di erogare ad alcuni o a tutti i propri dipendenti il bonus benzina ha di fronte due diverse modalità di erogazione dei 200 euro previsti: come fringe benefits, dal momento che il limite di importo per i buoni benzina è fissato a 258,23 euro; come uno o più buoni carburante.