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Wood stove heating with in foreground wood pellets - economical heating system concept
Con l’arrivo del freddo previsto nei prossimi mesi, è fondamentale provvedere in anticipo al riscaldamento degli ambienti, anche se i continui rincari del prezzo del gas fanno molta paura alle famiglie italiane. Per questo motivo, molti hanno optato per sistemi di riscaldamento alternativi alle tradizionali caldaie a gas.
Tra i sistemi di riscaldamento più impiegati negli ultimi anni in Italia, troviamo senza dubbio le stufe a pellet che strizzano l’occhio alla sostenibilità ambientale, ma non si tratta certamente di una scelta economica: una stufa costa infatti tra i 1.500 ai 3 mila euro.
Come riporta la testata Solo Finanza, vanno calcolati anche i costi da sostenere per l’impianto (circa 200 – 300 euro), i costi per la costruzione della canna fumaria (mediamente 30 euro al metro quadro) e infine, i costi per l’acquisto del pellet stesso (una sacchetto da 15 chili costa tra i 10 e i 15 euro).
Nonostante i costi, per incentivare l’acquisto di stufe a pellet, esistono diversi bonus ed incentivi: ci sono due possibili detrazioni di cui usufruire:
Quella del 65% con Ecobonus fino ad un massimo di 30 mila euro, riservato agli interventi di riqualificazione energetica per immobili già iscritti al Catasto o con pratica di iscrizione in corso.
Quella del 50% della spesa, nel caso di ristrutturazione edilizia, fino ad un massimo di 96 mila euro. In questo caso la stufa deve avere un rendimento non inferiore al 70%.
Fondamentale ricordare che il bonus stufe a pellet 2022 non è per tutti: condizione imprescindibile è che l’acquisto e l’installazione dell’impianto avvenga entro il 31 dicembre 2022.
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