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E' morto Bud Spencer e ci dispiace.
I suoi film, come la sua aria familiarmente pigra, non invecchiavano mai e rinascevano ogni volta dentro una nuova risata.
C'è sempre stato e forse è proprio questo che ce lo ha reso "uno di casa".
La vita passa inesorabilmente per chiunque e se al cinema si muore per finta o si sopravvive nonostante tutto, nella realtà le storie si concludono tutte con lo stesso finale.
Ci dispiace, perché il suo viso sapeva di "buono" anche quando non recitava.
Una conferma arriva dall’articolo apparso sulla “Nuova Sardegna” del 28 agosto 2005 dove si racconta la storia di Mario Contu, un tassista olbiese originario di Alà dei Sardi che da oltre quarant’anni trasportava le celebrità che approdavano in Sardegna.
Tra i tanti vip passati in rassegna, il suo ricordo più affettuoso lo aveva riservato proprio a Bud Spencer: «Una persona squisita - diceva Mario Contu - e molto simpatica. Si accomodò sul sedile davanti. Con semplicità e gentilezza. Un vero gentlemen».