Un sabato pomeriggio romantico e spensierato si è trasformato in un incubo per una coppia e per tutta la comunità di Torino, dove un metalmeccanico 53enne, Luca Aghemo, è morto annegato sabato 16 marzo dopo essere caduto nel fiume Po davanti agli occhi di suoi moglie, Caterina Zungrone, che, come riporta la testata Leggo, è certa di una cosa: suo marito non stava scattando un selfie quando è caduto.

“Luca era appoggiato al muretto – ha riferito la donna a Il Corriere della Sera – gli avevo affidato la borsa mentre scattavo alcune foto al panorama. Quando mi sono girata l’ho visto accasciarsi e andare giù, è successo tutto in un attimo”.

La donna ha voluto sottolineare, contrariamente a quanto era emerso dalle testimonianze di alcune persone presenti sul posto, che Luca non è caduto perché si è sporto troppo per scattare una foto. Il suo racconto sembrerebbe, come riporta Il Corriere, avvalorare l’ipotesi di un malore.

Il 53enne avrebbe sbattuto la testa nella caduto e non è riemerso dall’acqua. I sommozzatori, intervenuti tempestivamente, hanno recuperato il suo corpo ormai senza vita, ma il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, tiene a sottolineare che un 24enne di origine bengalese si è buttato nel fiume per cercare in tutti i modi di salvare Luca, “Non ci è riuscito, ma è stato un bellissimo esempio per tutte e tutti noi”, ha detto il primo cittadino.

I Carabinieri sono ora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica che ha portato al drammatico incidente.