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Il neo commissario alla Sanità calabra, Eugenio Gaudio, ha già rinunciato al suo incarico. Lo ha confermato a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali".
"Mia moglie - dice - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare. Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore".
Gino Strada non è disponibile a ricoprire il ruolo di commissario, ma avrebbe dato la sua disponibilità a dare una mano. Un'ipotesi che non trova il favore del presidente della Regione, Nino Spirlì: "Qui non c'è da fare nomine, c'è da gestire la sanità. Basta ispettori governativi, ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perché dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo più bisogno di commissari. Se arriva Strada ne prendiamo atto, dopo il tris facciamo poker. La Calabria non è l'Afghanistan, è una regione dell'Italia e come tutte le altre regioni ha il diritto di governarsi come si governano tutte le altre. Non abbiamo bisogno di missionari di nessun tipo".